Comunicato delle redazione di Radio Popolare Salento
La decisione scaturiva dalla necessità impellente di dare una risposta concreta alla crisi che la radio stava e sta vivendo. Ritardi cronici nei pagamenti degli stipendi, precarietà della struttura e delle dotazioni tecniche.
Negli ultimi giorni diversi sono stati i momenti di confronto con la soc. editrice, primaveraradio srl, ultimo lo scorso 13 novembre.
In quest’ultima occasione ci è stato ribadito che: “il pagamento delle spettanze arretrate 2008 saranno saldate entro la fine di novembre ma non contempleranno il mese di ottobre. Il ripristino delle utenze legate a fastweb dovrebbe risolversi entro una settimana. L’impegno a provvedere al ripristino di forniture essenziali (come la mazzetta dei quotidiani, il materiale di cancelleria o la pulizia degli studi). La conferma che l’organico, ridotto al 50% negli ultimi mesi, non verrà reintegrato. Il mandato all’attuale direttore di riscrivere il piano editoriale a fronte delle mutate condizioni.”
A fronte di questo la soc. editrice ci chiedeva il ritorno alla normale programmazione.
Una richiesta, che allo stato attuale, non possiamo accettare, perché:
Si allunga la scadenza per i nostri stipendi arretrati (è vero che in questo periodo ci sono state pagate quasi 2 mensilità ma nel frattempo abbiamo maturato altro credito), che ora diventa fine novembre, mentre per le spettanze relative al 2007 solo vaghe promesse.
Nella redazione di Lecce, ospitate all’interno delle manifatture knos che in questo periodo sono in ristrutturazione e quindi cantierizzate, la vivibilità è messa in serio rischio a causa dell’ abbandono in cui la soc. editrice detiene i locali. Inoltre l’impegno assicuratoci a provvedere al ripristino di forniture essenziali è rimasto ad oggi sulla carta.
L’autogestione del palinsesto, condotta finora con grande sacrificio, e che ha portato a volte ad una programmazione di qualità e alla realizzazione di servizi giornalistici ripresi dalla stampa nazionale (si veda a riguardo l’articolo/inchiesta del settimanale L’Espresso pubblicato nel n. 45 del 13 novembre scorso), non può protrarsi a lungo. Ha infatti comportato, per alcuni ed in alcune vicende, turni di lavoro addirittura più impegnativi, accettati dai redattori solo ed unicamente per continuare a garantire ai nostri ascoltatori la presenza di Radio Popolare Salento. Vorremmo fosse chiaro all’editore ed agli ascoltatori che la nostra è, e resta, una protesta nei confronti della gestione amministrativa dell’emittente, e dalla quale ci aspettiamo non solo promesse.
A seguito di ciò il comitato di redazione ha deciso di proclamare 2 giorni di sciopero: il 21 novembre e il 1 dicembre, in attesa di segnali concreti di cambiamento, che facciano seguito alle apprezzabili buone intenzioni della proprietà.
Il Comitato di Redazione