Non si sa ancora se e quanto l’iPad e le altre tablet pc faranno guadagnare ai quotidiani, ma è certo che le nuove tecnologie dilagano nell’editoria tradizionale a macchia d’olio.
Per dare un’idea della loro crescente diffusione basti pensare che Apple in tre mesi, da aprile a giugno scorso, ha venduto più di tre milioni di unità e ha avuto grossi introiti pubblicitari (dovuti agli investimenti effettuati dai grandi e piccoli gruppi editoriali) grazie alla campagna di marketing che ha lanciato il prodotto come lo strumento che avrebbe potuto salvare il mondo della carta stampata in crisi per via della crescente diffusione dell’informazione telematica. Su incarico della Next Issue Media, un consorzio conposto da cinqe grandi gruppi editoriali quali Condè Nast, Meredith, News Corporation, Time inc e Hearst, la Oliver Wyman (società di consulenza strategica) ha redatto un paper in cui si evince che se l’iPad continuerà a diffondersi a livelli elevati come quelli di questi ultimi mesi farà guadagnare al mondo dell’editoria americana, di qui a quattro anni, più di un miliardo di dollari. A condizione che quest’ultima provveda ad adattare il prodotto editoriale alle nuove tecnologie digitali. Sempre secondo lo studio (riportato da il Sole 24 Ore) "la chiave resta il prodotto, la capacità delle aziende editoriali di trasformarsi, di riorganizzare il lavoro redazionale, di mettersi in discussione. La semplice riproduzione della rivista cartacea in formato digitale o la riproposizione web del prodotto fisico non ha futuro. Non è quella strada. I giornali su iPad dovranno essere interattivi". Il Wall Street Jurnal, il Financial Times, il Times londinese e Usa Today sono già in versione tavoletta: il contenuto dell’articolo è identico, ma la versione digitale è interattiva, aggiornata, ricca di contenuti extra e modellata sulle dimensioni e potenzialità della tavoletta di Steve Jobs. In Italia, invece, la versione tablet scelta dalle case editoriali ricalca semplicemente quella cartacea, con l’unica differenza che le pagine sono in formato pdf e con l’aggiunta di qualche contenuto multimediale come foto video, gallerie fotografiche e link a blog. Solo La Stampa ha creato un layout appositamente per iPad anche se ancora poco interattivo con l’utente. A breve anche Il Sole 24 Ore sbarcherà sulla tablet pc della Apple con "La Vita Nova", applicazione creata appositamente in versione digitale per sfruttare al meglio le potenzialità della tavoletta per l’inserto Nòva 24. (M.C. per NL)