Buio. La conduttrice, Ellen De Generes, chiama sul palco un Clint Eastwood che, visibilmente emozionato ed accompagnato dalle note di “Per un pugno di dollari”, ricorda quel ragazzone italiano che poco più di quarant’anni fa scriveva la sua prima colonna sonora, proprio nel film che segnava l’esordio cinematografico del mito Eastwood, diretto dall’indimenticabile Sergio Leone. Le luci si accendono, mentre l’attore lascia spazio a Celine Dion, la quale, prima di intonare “Il tema di Debora”, colonna sonora di un altro capolavoro firmato Leone-Morricone, “C’era una volta in America”, si avvicina al Maestro e gli sussurra nell’orecchio: “la canterò col cuore, non con la voce”. Inizia un momento magico, al culmine del quale la conduttrice annuncia finalmente il nome di Ennio Morricone (foto), vincitore di quello che, probabilmente, è uno degli Oscar alla carriera più meritati della storia della kermesse hollywoodiana. Morricone sale sul palco, sotto lo sguardo commosso ed orgoglioso della moglie Maria, alla quale il genio italiano ha dedicato il prestigiosissimo premio. Trattenendo a stento le lacrime, in una cornice straordinaria, osannato ed applaudito a lungo e rumorosamente da tutto il pubblico in sala, Morricone riesce a malapena a ringraziare tutti i presenti in un inglese un po’ stentato ma che penetra nel cuore della gente, per poi lasciarsi andare ad una lunga serie di ringraziamenti (in italiano) nei confronti dei registi con cui ha lavorato e delle orchestre che ha diretto, prima di incrociare lo sguardo della signora Maria, e dedicare l’Oscar alla sua compagna di vita, proclamandole il suo amore per lei, intatto dopo sessant’anni di vita insieme. E’ lui, forse più dell’acclamatissimo Scorsese e dell’inaspettato vincitore Al Gore (Oscar per il miglior documentario, “An inconvenient truth”), il vero eroe della serata, della fantastica notte degli Oscar. Quest’omaccione di settantotto anni, con gli occhiali spessi e l’eloquio rotto dalla commozione ha davvero conquistato tutti, prima ancora che con le sue splendide colonne sonore, con la propria incredibile umanità. Da oggi (se mai ve ne fosse stato bisogno) anche Ennio Morricone fa parte dell’olimpo dei grandissimi di Hollywood, motivo d’orgoglio per tutta l’Italia e meritata acclamazione per uno dei musicisti più grandi di tutto il novecento. Buio. (G.C. per NL)