HD Radio (IBOC FM digitale) – Report del test in Svizzera

L’esperto di Radio Passioni testa la validità della tecnologia made in USA in Svizzera


Da Radio Passioni
http://radiolawendel.blogspot.com/2006/09/hd-radio-convivenza-possibile.html

Il marchio Sangean si sta affermando come uno dei più attenti nei confronti della radio digitale (DAB e DRM) per il mercato se non di massa perlomeno per il consumatore avanzato. Dopo il modello DRM-40 visto anche a Berlino (con marchio Roberts), dagli Stati Uniti arriva i dettagli di due modelli Sangean per IBOC/HD Radio, l’HDR-1 e il tuner hi-fi HDT-1. Non ci sono ancora dettagli precisi di disponibilità dei due apparecchi annunciati per l’ultimo trimestre, ma si può già dire, da informazioni riportate sul sito americano di Sangean, che HDR-1 sarà competitiva rispetto all’unica radio IBOC da tavolo oggi abbastanza diffusa, la Boston Recepter. 250 dollari contro 300.

A questo proposito, non ho mai scritto in modo dettagliato sulla mia escursione svizzera di fine giugno, a Lucerna, per il field test che il consulente Markus Ruoss ha organizzato, col benestare dell’authority elvetica, l’Ufcom, e gli impianti di Radio Sunshine, una delle più ascoltate radio private della Svizzera tedesca. Un singolo impianto su una collina, il Rooterberg, nei dintorni della città sull’omonimo lago per una copertura IBOC FM con un flusso digitale equivalente a tre diversi programmi (Sunshine, NRJ Zuerich e uno mono a bassa qualità e solo parlato). Un test molto ben organizzato, preceduto da una conferenza stampa ricca di partecipanti nello splendido Museo dei trasporti di Lucerna. E alla fine tutti a bordo di un pullman attrezzato, lungo un percorso ad anello intorno al trasmettitore, in città e nei dintorni. Come funziona? Molto bene, devo ammettere. La qualità dell’audio è eccellente e il confronto con le evanescenze e le distorsioni del segnale analogico piuttosto umiliante per la cara vecchia radio in FM. Dal nostro punto di vista, le notizie sono buone e cattive. Sulle frequenze adiacenti lo spettro ibrido di IBOC non provoca eccessivi guai, anche se lo standard resiste meglio alle interferenze dai segnali analogici. Però il discorso vale in uno spettro tranquillo come quello svizzero. Dove la stazione più vicina agli 88,0 utilizzati per la prova era ad almeno mezzo megahertz. Ho discusso a lungo con gli americani di Ibiquity e soprattutto di BE Broadcast Electronics, i fornitori degli impianti, facendo loro presente la situazione del nostro spettro. Gli amici di BE hanno riconosciuto che in una situazione simile l’impatto di HD Radio potrebbe essere problematico. La grande sorpesa è stata quella della azienda italiana RVR, leader mondiale dell’impiantistica FM, che ha partecipato alla prova con alcuni pezzi della catena trasmissiva (gli stadi di eccitazione). E il cui rappresentante si è detto invece ottimista sulle possibilità di organizzare una prova anche in Italia.
Che dire? Lo standard funziona, come del resto funzionano DAB e DRM. E forse HD Radio ha buone probabilità di scavarsi una nicchia abbastanza stabile negli USA e, chissà, altrove (in Svizzera si è parlato insistentemente di Polonia e est Europa e tra gli invitati a Lucerna c’era una rappresentante dell’authority romena). Ma continuo a pensare che fuori dai territori come quello elvetico, orograficamente delicati, la radio analogica non è poi così malaccio e che forse ci si dovrebbe sforzare tutti per tracciare, a favore della radio digitale, un percorso evolutivo che non vada a scontrarsi a testa bassa contro la radio del passato. Certo, il caso un po’ triste del DAB ci insegna che i segmenti di frequenza separati non sono dei buoni fertilizzanti, ma anche il DAB potrebbe prendersi una rivincita ora che il silicio ha fatto così tanti passi avanti, rendendo possibili apparecchi riceventi ibridi di ottima qualità a prezzi abbordabili. E’ curioso pensare che proprio la Svizzera ha annunciato un forte impegno su Eureka 147 e successori, ma dopo aver visto i prototipi di apparecchi compatibili con DAB, DRM e analogico, comincio a pensare che i percorsi ibridi non sono del tutto improponibili. Forse, affrontando meglio il problema della convivenza… Una cosa mi sembra ormai abbastanza chiara. E forse non lo è ancora abbastanza per le varie Ibiquity. Il vero nemico da battere, per tutti i sistemi radiodigitali terrestri non è una radio analogica in obsolescenza (non lo è per niente), ma il satellite digitale da un lato, il DVB-H dall’altro e soprattutto le future generazioni della infrastrutture Internet senza fili. Peccato che al nostro hobby tocchi il ruolo del vaso di coccio.

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi

Ricevi gratis la newsletter di NL!

SIT ONLINE abbonamento circolari Consultmedia su scadenze ordinarie e straordinarie settore radio-tv-editoria: [email protected]

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER