Oltre trecentocinquanta milioni di persone, nel mondo, hanno un profilo su Facebook.
Questo vuol dire che, a soli 6 anni dal suo esordio, come strampalato esperimento di un giovane studente di Harvard, questa creatura ha conquistato il mondo, assoldando una quantità spropositata di adepti: una persona su venti, in tutto il globo, ha Facebook. “Grazie a voi – scrive Mark Zuckerberg, giovane fondatore di Facebook, sul blog aziendale, in un post intitolato Six Years of making Connections – abbiamo fatto incredibili progressi nell’ultimo anno e abbiamo reso il mondo più aperto e più connesso. Siamo partiti sei anni fa da una stanza dello studentato di Harward e ora vogliamo celebrare i nostri 400 milioni di iscritti con quello che ci piace di più: offrire nuovi prodotti”. C’è ben poco da dire: Facebook ha davvero sbancato. In sei anni – e particolarmente negli ultimi tre – ha conquistato una fetta imponente del mercato dei social network, sbaragliando la concorrenza di MySpace e diventando leader del mercato. In Italia gli iscritti a facebook sono circa 18 milioni: uno su due lo frequenta giornalmente e la media di minuti passati a sfogliare le pagine dei profili dei propri amici è di 55 al giorno. Se non si tratta di un vizio, poco ci manca. Intanto, per festeggiare il compleanno, Facebook si è concesso un restyling, il secondo negli ultimi mesi, con un ampliamento della fascia di sinistra, in cui sono ora visibili e più velocemente cliccabili le liste di notizie, eventi, gruppi a cui si è iscritti. Anche la fascia superiore, quella dedicata alle macroaree, ha cambiato aspetto. In Italia il restyling è già attivo da questi giorni. Altro evento organizzato per festeggiare il compleanno è la cosiddetta “Hackathon”, la maratona nutturna in cui tecnici ed ingegneri di Facebbok lavoreranno per lanciare e presentare piccole applicazioni per il software di Facebook. Insomma, se a sei anni il social network inventato da mark Zuckerberg ha già conquistato oltre 350 milioni di utenti, non pare più un’utopia pensare che, a breve l’intero mondo potrebbe essere a portata di un clic. (Giuseppe Colucci per NL)