Come sempre, il portale Global Voices documenta le voci del web. Questa volta vengono da Haiti e parlano di una tragedia, se non annunciata perlomeno non evitata a dovere.
Una tragedia inattesa, come tante ne capitano ad Haiti, uno dei Paesi più bersagliati dagli eventi atmosferici che ogni anno portano morte e distruzione sull’isola, a poche miglia dalle coste statunitensi. Questa tragedia, però, è un po’ più inattesa del solito: si tratta del crollo di una scuola che conteneva almeno 500 studenti, di un venerdì mattina, quando la maggior parte di essi si trovava proprio all’interno dell’edificio. È stata una strage.
Molti, ad Haiti, si lamentano del fatto che le nazioni Unite, che occupano l’isola ormai stabilmente, con un contingente di circa 9000 soldati, invece che militarizzare il Paese non abbiano contribuito economicamente alla situazione infrastrutturale che versa in condizioni drammatiche. E che porta a tragedia come quella della scuola di Petionville.
Tra le poche voci libere su quest’isola, martoriata dalla sua posizione geografica e dagli interessi stranieri che ne hanno sempre fatto una colonia alla stregua di potenze mondiali, ci sono i blogger indipendenti che anche qui diffondono il malessere di una società ostaggio della sua vita politica. Come sempre, il portale Global Voices riporta queste voci, a cominciare dal blog RHFH Rescue Center, che riporta la voce di un amico del blog, recatosi sul luogo della sciagura: “c’era una classe di 47 studenti, 45 dei quali sono morti. Ha visto estrarre molti corpi dal palazzo. I corpi venivano caricati sul retro di un pickup, e portati via come nulla fosse. Oggi abbiamo sentito alla radio che le vittime sarebbero circa 80. In quella scuola c’erano almeno 500 studenti”. Pwoie Espwa, invece, narra la storia di una ragazza, una delle tante vittime della scuola di Petionville. Il suo nome era Mariella Delisca. “Aveva diciannove anni – si legge dalle pagine del blog – ed era buona amica di Nick Kocmich (Nico), che aveva collaborato con noi un paio di anni fa. Nick ora si trova a Port-au-Prince, e gestisce la Norwich House, chiesa della Diocesi di Norwich, nel Connecticut. Mariella era considerata parte della famiglia di Norwich, e ci mancherà terribilmente. Preghiamo per la sua famiglia, gli amici e tutti coloro hanno perduto i propri cari in questo terribile incidente, che proprio ora scopriamo aver portato via con sè 82 vite”. E ancora, Haiti Innovation: “Ci sono tragedie annunciate. Durante le stagioni dei tornado, si può prevedere che Haiti verrà investita da qualche tempeste tropicali. Altre tragedie, invece, come il crollo della scuola di Petionville, ieri, giungono inattese. Come sempre, è stata la comunità locale la prima a rispondere, provando a rimuovere la maggior parte dei detriti, operazione assai ardua senza l’equipaggiamento pesante necessario. Infine, Livesay Haiti Weblog invita “ a pregare per tutti i bambini coinvolti”. (G.M. per NL)