Poteva forse accontentarsi di aver conquistato circa l’85% della popolazione con telefoni cellulari e videofonini? Poteva forse considerarsi sufficientemente appagata dopo aver collezionato, nel giro di soli dodici mesi, circa 770 mila utenti che guardano, in media calcolata di circa sessanta minuti al giorno, la tv trasmessa dai propri canali dedicati? A quanto pare no. Così la mobile media company del gruppo Hutchinson Whampoa, 3 Italia, già proprietaria di un gruppo di canali usati per il digitale mobile, in tecnologia dvb-h (Rai 1, Rai 2, Mediaset, Sky Sport Mobile, Sky Cinema Mobile, Sky Tg24 e Boing, il canale di cartone animati), sceglie di approdare anche al digitale terrestre con l’intenzione di aggiungere, a La3 Live e La 3 Sport, altri due canali: uno generalista e interattivo per il quale sta per essere studiato un talk show “ad hoc”; l’altro dedicato a musica e giovani, sulla base del successo ottenuto dalle emittenti concorrenti negli stessi settori. Il ministro delle telecomunicazioni Paolo Gentiloni, presente alla conferenza ufficiale di presentazione del progetto, negli studi di via Mambretti a Milano (la stessa sede che ha visto nascere le trasmissioni Drive In, La ruota della fortuna e Ok il prezzo è giusto), ha rimarcato l’importanza che può avere la scelta di 3, di proporsi come nuovo editore per i contenuti del digitale terrestre, un ambiente il cui lo stesso panorama editoriale sembra ancora essere molto limitato. Inoltre, il governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni, mostrando pieno interesse per il mondo dei videofonini, ha aggiunto che la tecnologia di 3 potrebbe rappresentare un input per l’utilizzo di strumenti innovativi anche nella comunicazioni con i cittadini. Non rimane che attendere il 2008 per osservare l’evoluzione dei progetti di Vincenzo Novari, amministratore delegato di 3. (Marco Menoncello per NL)