il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A. ha approvato i risultati consolidati del primo semestre 2010.
"Nel primo semestre del 2010, in un contesto economico caratterizzato da una ripresa molto debole e tuttora incerta – fa sapere il gurppo in una nota – gli investimenti pubblicitari hanno mostrato un leggero incremento. Secondo gli ultimi dati pubblicati da Nielsen Media Research, nei primi cinque mesi dell’anno la pubblicità è cresciuta del 3,8% rispetto al corrispondente periodo del 2009; se si considera che in tale periodo si era registrato un crollo degli investimenti del 17,5%, la ripresa può considerarsi ancora poco significativa. I mezzi più dinamici sono stati la radio, internet e la tv, con crescite del 14,6%, dell’11,6% e del 6% rispettivamente. La stampa, invece, risulta complessivamente ancora in calo (-3,9%), con evoluzioni differenziate per comparti: mentre la raccolta sui quotidiani tiene (-0,7%), con la pubblicità commerciale nazionale a +1,5%, quella sui periodici è tuttora in forte flessione (-9,3%)". "Per quanto concerne le diffusioni, i dati ADS (media mobile ultimi 12 mesi a marzo 2010, a perimetro omogeneo) mostrano una flessione delle vendite in edicola del 5% per i quotidiani, del 4,1% per i settimanali e del 10,1% per i mensili", continua il comunicato. I ricavi netti consolidati del Gruppo nel primo semestre 2010 ammontano a €445,1mn, importo sostanzialmente in linea (-0,9%) con quello registrato nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€449,3mn). Al netto dei prodotti opzionali, il fatturato registra una crescita del 4,3%. I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti opzionali, sono pari a €130,9mn, contro i €132,7mn del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. L’andamento del fatturato diffusionale, che non beneficia di alcun incremento di prezzo, riflette la buona tenuta delle vendite delle principali testate del Gruppo. In particolare, sia la Repubblica che L’espresso hanno registrato vendite in edicola in leggero incremento. Tale evoluzione positiva, in atto già dal 2009, è riflessa anche dalle risultanze dell’ultima indagine Audipress sulla lettura; in particolare, la Repubblica si conferma come il primo quotidiano italiano d’informazione con oltre 3,2 milioni di lettori giornalieri, portando il vantaggio sul secondo quotidiano all’11,8%. L’insieme dei quotidiani locali registra 3,5 milioni di lettori giornalieri e L’espresso 2,6 milioni di lettori alla settimana. I ricavi pubblicitari, pari a €264,9mn, sono aumentati del 7,6% rispetto al primo semestre del 2009. Quanto al comparto radiofonico, le radio del Gruppo sono il settore che ha registrato l’evoluzione più positiva (+20,2%), con una crescita sostenuta, oltre che dal maggiore dinamismo commerciale della concessionaria, anche dai buoni risultati di ascolto, in particolare di Radio Deejay. Bene anche Internet, di cui è stato definito "Molto positivo l’andamento della raccolta pubblicitaria (+17,6%)", "frutto anche del successo del sito Repubblica.it, che nel primo semestre ha raggiunto 1,6 milioni di utenti unici giornalieri, confermandosi come primo sito italiano di informazione e registrando nuovamente un forte incremento sul corrispondente periodo dell’anno precedente (+29%)". Il fatturato del comparto stampa è risultato "sostanzialmente in linea con il primo semestre del 2009". In tutti i settori (internet, radio e stampa), il Gruppo ha registrato aumenti delle proprie quote di mercato. I ricavi dei prodotti opzionali ammontano a €40,3mn, in calo del 34,1% rispetto al corrispondente periodo del 2009, esercizio che era stato caratterizzato da una forte concentrazione di iniziative, e pertanto di ricavi, nel primo semestre. In un contesto di mercato in decisa contrazione, il Gruppo ha deciso di focalizzare l’attività su un numero più contenuto di iniziative, dando priorità alla preservazione della redditività del comparto. I costi totali sono stati ridotti del 9,7% rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente e quelli ricorrenti, al netto degli oneri straordinari, del 7,2%; considerati i risparmi già conseguiti nel primo semestre del 2009, l’andamento dei costi è del tutto in linea con l’obiettivo del piano che, si ricorda, prevede un taglio complessivo del 17% rispetto all’esercizio 2008 (base di riferimento per la formulazione del piano di riorganizzazione aziendale). Tale risultato è stato conseguito "senza ridurre il perimetro e il portafoglio prodotti del Gruppo e senza penalizzarne la qualità". Il margine operativo lordo consolidato è pari a €74,7mn (€40,6mn nel primo semestre 2009) ed il risultato operativo consolidato è pari a €56,7mn (€19,3mn nel primo semestre del 2009). Con l’eccezione dei periodici, tutte le divisioni del Gruppo "sono in netto miglioramento. Il settore dei quotidiani mostra un significativo recupero di redditività dovuto alla drastica riduzione dei costi conseguente ai piani di ristrutturazione, sebbene non ancora completati; i settori radio ed internet hanno beneficiato del forte incremento dei ricavi. Il risultato netto consolidato registra un utile di €28,6mn, contro €0,1mn nel primo semestre del 2009". "La posizione finanziaria netta consolidata mostra un ulteriore miglioramento, passando dai -€208,2mn di fine 2009 ai -€183,9mn del 30 giugno 2010, con un avanzo finanziario di €24,3mn nel periodo, pur avendo registrato esborsi di natura straordinaria, legati ai piani di ristrutturazione, per oltre €15mn", spiega la nota. L’organico del Gruppo a fine giugno, inclusi i contratti a termine, ammonta a 2.908 dipendenti, con una riduzione di 542 unità negli ultimi due anni e di 208 rispetto alla chiusura del 2009, come conseguenza dei piani di riorganizzazione in corso.