Navigando su internet è sempre più semplice conoscere le preferenze di un internauta. Le indicazioni salvate nei cookie di ogni pc permettono di conservare preziose informazioni sui siti abitualmente consultati dagli utenti. Allo stesso modo è possibile tracciare un profilo piuttosto preciso su ciò che per un navigante può essere più rilevante, analizzando la quantità e la destinazione dei propri clic nella rete. Immaginiamo ora – come hanno fatto gli autori del blog ufficiale di Google – che la tv possa essere interpretata come il web. Se c’è modo di studiare i clic di un internauta, è altrettanto possibile spiegare come il telespettatore digiti sul proprio telecomando. Per chi non lo sapesse infatti, ogni settimana EchoStar (partner di Google) analizza i dati di milioni di set-top box in via del tutto anonima, registrando secondo per secondo su quale canale televisivo il telespettatore è sintonizzato. Ciò permette di comprendere quali siano gli spot più attraenti per l’abbonato, considerando per quanto tempo ci rimane sintonizzato. Tale sistema permette a Google di confezionare report sulle indagini effettuate, già a partire dal giorno successivo a quello della raccolta dati dai predetti set-top box. Naturalmente sono molti gli inserzionisti interessati ad aver un riscontro immediato su quale sia l’indice di gradimento dei propri spot televisivi e soprattutto su quale sia il momento migliore della giornata per trasmetterli a seconda dell’emittente su cui avverranno i passaggi. Motivo per cui la società di Mountain Wiev ha scelto di offrire a chiunque la possibilità di gestire automaticamente e autonomamente la propria campagna pubblicitaria direttamente dal web. Si chiama Google Tv Ads ed è un sistema che consente all’inserzionista di organizzare costi e tempi della propria campagna pubblicitaria, scegliendo preventivamente il target (età, sesso, professione e interessi), la disponibilità di budget giornaliera e tanti altri dettagli necessari ad un’attenta personalizzazione di tutta l’operazione. Dopodiché, una volta scelti i parametri a cui la propria campagna dovrà rispondere è possibile anche creare il proprio spot, comprarne tra quelli pubblicati online da professionisti o caricarne (tramite upload) di propri. Il tutto avviene online, attraverso un sistema che permette non solo di migliorare la qualità del tempo del proprio lavoro (organizzare una campagna pubblicitaria online è sicuramente più veloce che farlo nel modo tradizionale), ma anche di trasformare il telespettatore in un utente il cui comportamento può essere analizzato più facilmente, con l’obiettivo di avvicinare la televisione alle metodiche inserzionistiche di internet, dove Google, naturalmente, non ha rivali. “Sintonizzare” il telespettatore diventa quindi la prossima sfida degli inserzionisti, che si affidano al pioniere della veicolazione dell’ad online – Google – per ottimizzare le proprie campagne pubblicitarie televisive. Ma la tv diventerà mai davvero come il web? (Marco Menoncello per NL)