Come molti sanno, Google Maps ha fatto passi da gigante, soprattutto negli ultimi due anni.
La possibilità di visualizzare molte città in modalità Street View, ovvero “camminando” tra le strade come un videogioco in prima persona, ha ampliato l’esperienza della fruizione delle mappe, offrendo al pubblico possibilità prima d’ora ignorate. Nel caso specifico di Google, la visualizzazione in modalità Street View consente all’utente di riconoscere, con buona precisione, percorsi e itinerari, di cercare un ampio parcheggio per un raduno, sbirciare in anticipo un immobile interessante e l’area nel quale è stato edificato, o ancora, scegliere hotel e mete turistiche prima di prenotare la propria vacanza. E stiamo parlando semplicemente della punta di un iceberg la cui superficie non è stata scoperta ancora del tutto. L’ultima novità sul tema è, prevedibilmente, la pubblicità. Google avrebbe, infatti, recentemente brevettato un sistema che consentirà di caricare pubblicità sulle mappe di Google Maps, inserendo immagini in cartelloni pubblicitari, sulle locandine di cinema e teatri, sulle pareti di stazioni ferroviarie o grattacieli. Insomma, più o meno come accade nella realtà, ma l’investimento rimarrà online, a meno che la società di riferimento non investa su entrambe le “piattaforme” (dunque lo spazio nella vita reale e lo spazio su Google Maps). Il sistema alla base della raccolta pubblicitaria sarà analogo a quello di Google Ad Sense, come spiegano dal quartier generale di Mountain View. Qualche esperto ha già fatto notare che, il metodo Ad Sense (appalti regolati da aste) dovrà essere applicato solo agli spazi pubblici. Gli spazi “riservati” in prossimità di attività commerciali dovrebbero rimanere ad uso privato, in modo tale da non stravolgere il mondo online di Google Maps. Certo è che il brevetto depositato da Google promette di essere incredibilmente innovativo, soprattutto se abbinato alle recenti notizie in merito alla disponibilità di internet sulle automobili. Infatti, nel caso specifico, l’esperienza di guida potrebbe crescere notevolmente, per effetto della disponibilità di servizi integrati sul web. Nell’attesa di una presentazione ufficiale del progetto, ricordiamo le parole di un altro portavoce di Google, riportate qualche giorno fa sul Daily Telegraph: “Brevettiamo spesso idee che vengono ai nostri impiegati. A volte queste idee maturano e diventano prodotti reali e servizi, altre volte no”. (Marco Menoncello per NL)