Lanciato l’agosto scorso solamente in lingua inglese, “Google statistiche di ricerca” – questo il nome italiano dell’applicazione – è stato aggiornato, implementato e finalmente tradotto in diverse lingue. Il sistema permette di analizzare il trend delle ricerche effettuate online attraverso il motore di ricerca Google. Tutto ciò può avvenire filtrando tempi, intervalli, categorie e collocazione geografica della ricerca. Il sistema permette di confrontare richieste effettuate su periodi o regioni diverse, in modo da ottenere una panoramica chiara sulle tendenze di ricerca degli internauti più interessanti in termini di target pubblicitario (cfr. www.google.com/insights/search/#). Con Google insight search l’azienda di Mountain View ha dimostrato un’altra volta di essere all’avanguardia su ogni fronte e che il proprio motore di ricerca ha potenzialità immense rispetto a qualunque altro sistema concorrente. La questione è resa ancora più interessante dal fatto che Google ha messo online sistemi che si possono facilmente integrare tra loro. Un esempio può essere il seguente: se attraverso “Google statistiche di ricerca” è possibile individuare il target più interessante per la propria campagna pubblicitaria online, localizzando origine geografica e tempi di connessione dei naviganti, con “Google Tv Ads” – strumento che permette di creare sul web campagne pubblicitarie da trasmettere in tv – è possibile, successivamente, pianificare la propria campagna pubblicitaria televisiva sfruttando le tendenze degli internauti o, diversamente, offrendo un servizio complementare sulle reti televisive, così da evitare il ripetersi di messaggi pubblicitari su piattaforme diverse. Tutto ciò si potrebbe poi tradurre non solo in un eventuale risparmio economico per l’impresa (che effettuerebbe online, a costi ridotti se non gratuitamente, le proprie ricerche di mercato), ma anche in maggiore affidabilità e precisione nella composizione dei propri ads, considerando in primo luogo l’esame attento che Google può effettuare sulle ricerche (anonime) dei propri internauti. Un modo per dire che, nonostante l’impegno dedicato dalle imprese editoriali all’ads online, forse internet potrebbe non necessitare obbligatoriamente di campagne pubblicitarie mirate, ma dovrebbe altrimenti essere usato come strumento per raggiungere più comodamente e in modo capillare i propri consumatori. Per farlo è però indispensabile adattarsi all’utilizzo di queste nuove risorse integrandole poi con i propri sistemi aziendali. Facile a dirsi, molto più complicato a farsi. (Marco Menoncello per NL)