In campagna elettorale, si sa, tutti promettono tutto e la lotta agli sprechi è la classica carta che ogni buon politico vuole giocare. Quando, poi, all’atto pratico ci si deve confrontare con la realtà delle organizzazioni ministeriali, i problemi cambiano e l’approccio pratico è differente.
Un esempio? Il Dicastero delle Comunicazioni, accorpato a quello dello Sviluppo Economico, è guidato dal sottosegretario Paolo Romani (foto), il quale avrà non pochi problemi nell’affrontare il suo compito in quanto è rimasto solo. Prima sarebbe stato affiancato da un altro sottosegretario, visto che oltre al ministro se ne contavano due, ma ora – operati i tagli anti-spreco nelle direzioni sbagliate – è previsto un solo soggetto a capo di una intera struttura come il Dicastero delle Comunicazioni. In compenso – qui la situazione si fa grottesca – non sono stati fatti tagli al personale operativo. Il Ministero può contare su 25 autisti. Ma come è possibile? Lo prevede la legge Bassanini e la Finanziaria 2007, che fissano in 12 il numero dei ministri ed in 60 il numero totale dei componenti il Governo. Ma autisti fin che se ne vuole. (M.P. per NL)