L’Istat ha recentemente reso noti i dati riguardanti l’ultima indagine sul rapporto tra gli italiani e la tecnologia. Come era prevedibile la tecnologia in Italia cresce piuttosto velocemente, soprattutto nelle case dove vivono minorenni.
Diversamente, la penetrazione di pc e dispostivi elettronici fatica ad aumentare nelle famiglie composte esclusivamente da persone oltre i 65 anni. Fin qui, nulla di nuovo. Del resto, per l’epoca che stiamo vivendo, è più che ovvio che le generazioni più istruite, nonché con più dimestichezza, siano proporzionalmente quelle più giovani. Senza contare che dopo i 35 anni, chi usa più spesso e volentieri computer, cellulari o acquista televisori sono uomini. Le donne sembrano abbandonare progressivamente la tecnologia per altro, nonostante fino a quel fatidico traguardo dei 35, sembrano altrettanto interessate al fenomeno dell’evoluzione dell’elettronica. Altrettanto nota nel nostro Paese è la popolarità dei cellulari che, sempre secondo quanto rilevato dalla predetta indagine Istat, avrebbero sorpassato di gran lunga il numero di televisori posseduti dai nuclei familiari. Oltre a ciò è importante sottolineare il crescente aumento di lettori dvd, la cui veloce propagazione conduce inesorabilmente i “vecchi” videoregistratori al capolinea. L’unico dato pressoché allarmante rimane quello non dell’utilizzo del web, bensì della diffusione della banda larga: la penetrazione di connessioni Adsl o simili in Italia è da considerare ancora inferiore alla media europea, con risultati purtroppo paragonabili a quelli di Cipro o della Repubblica Ceca. Questo nonostante le crescenti promesse e offerte di servizio della Penisola, che si moltiplicano assieme al numero di gestori. Naturalmente, nelle famiglie in cui l’accesso alla rete è garantito ne cresce molto velocemente l’utilizzo. Particolarmente rilevante per il settore editoriale è la percentuale crescente di utenti che si connettono per leggere o scaricare (anche a pagamento) giornali e riviste, sintomo del fatto che anche l’edicola, come il videoregistratore, potrebbe in un futuro (decisamente più remoto) passare a miglior vita. Rimane curioso almeno un dato su tutti: quelle secondo cui ad internet si connettono bambini già intorno ai 6 anni, scrivendo e-mail e raccogliendo materiale informativo per ricerche e compiti scolastici. Una conferma della velocità e facilità con la quale, anche in Italia, è possibile avvicinarsi all’ormai indispensabile tecnologia. (Marco Menoncello per NL)