(ADUC.it) – E’ quanto emerge dal secondo rapporto sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia, presentato a Milano al convegno organizzato dalla Camera di Commercio, dall’Isdaci (Istituto scientifico per l’arbitrato e il diritto commerciale) e da Unioncamere.
Una crescita importante -e’ stato sottolineato- che conferma come la domanda di giustizia in Italia non passi solo dai tribunali e come i riti alternativi siano competitivi sotto il profilo dei tempi e dei costi delle decisioni.
La durata dei procedimenti e’ in media di 70 giorni per la conciliazione e 138 per un arbitrato amministrativo. Nel 2007 le domande di conciliazione hanno rappresentato il 98% di tutte le domande di giustizia alternativa, quelle di arbitrato solo 1%.
In particolare, e’ stata registrata una preferenza per la conciliazione presso i Corecom (33.167 domande) e presso le Camere di commercio dal 2005 al 2007 sono passate da 6.034 a 14.138).
Il maggior numero di domande di conciliazione rilevate nel 2007 ha riguardato controversie tra un’impresa e un consumatore, generalmente promosse da quest’ultimo, mentre gli arbitrati hanno visto in prevalenze contrapposte le imprese. Un dato destinato a crescere e’ quello delle domande di conciliazione on line che nel 2007 sono quasi quadruplicate.
‘I consumatori -ha dichiarato il presidente della Camera di commercio di Milano- hanno bisogno di norme in grado di offrire soluzioni veloci e flessibili delle controversie. Una necessita’ che la giustizia civile fatica a soddisfare e che trova invece una risposta nell’arbitrato e nella conciliazione’.
Il presidente della Corte d’appello di Milano, Giuseppe Grechi si e’ augurato che nell’immediato futuro il ricorso alla giustizia alternativa aumenti per raggiungere i livelli degli altri Paesi’.