L’editoria italiana alle grandi manovre, direttori che vengono e direttori che vanno, tutto con la supervisione politica del governo e dei partiti che, in qualche modo, “incoraggiano” questi cambiamenti.
Neanche un mese fa il domino di nomine e dimissioni aveva riportato Ferruccio De Bortoli al Corsera, spostando Riotta dalla direzione del Tg1 a quella del Sole 24 Ore, lasciando vacante la poltrona in Viale Mazzini. Il domino, però, non si è interrotto ed anche un altro grande quotidiano cambia al vertice. Dopo averla risollevata dalle ceneri, infatti, Giulio Anselmi lascia La Stampa, c’è chi dice a causa di pressioni da parte del governo, che non aveva gradito le posizioni prese dal giornale negli ultimi mesi. Anselmi aveva portato diverse novità a livello grafico e contenutistico negli ultimi anni, che avevano contribuito a far risalire la china al giornale degli Agnelli. Ora, al suo posto arriva Mario Calabresi, figlio del maresciallo Luigi Calabresi (assassinato dalle Brigate Rosse nel 1972, dopo essere stato sospettato di essere responsabile dell’anarchico Pinelli). Assunto all’Ansa undici anni fa come cronista parlamentare, Calabresi era passato alla redazione politica di Repubblica, poi a La Stampa e poi di nuovo al quotidiano romano nel 2002, dove aveva assunto dapprima la carica di caporedattore centrale vicario per poi trasferirsi a New York come inviato (carica che già aveva ricoperto per La Stampa).
Anche dall’altra parte del domino la storia è una storia di ritorni. Giulio Anselmi aveva diretto l’Ansa dal 1997 al 1999, ora ci ritorna, questa volta nelle vesti di manager. Prende il posto, infatti, di Boris Biancheri, dopo che per settimane era stata ventilata per lui l’ipotesi di andare a sostituire mauro alla direzione di Repubblica ed anche quella di tornare all’Ansa, ma da direttore. La nomina del nuovo direttore dell’agenzia di stampa sarà presumibilmente decisa il prossimo mese, mentre Anselmi si insedierà da subito. Arrivano già i primi commenti alla nomina di Anselmi. Il primo è quello di Giorgio Merlo, del Pd, vice presidente della Commissione di Vigilanza Rai: “Giulio Anselmi alla Presidenza dell’Ansa – dice – è una scelta concreta che qualifica la grande tradizione di questa Agenzia italiana e premia un professionista del giornalismo del nostro Paese. Una persona non facilmente condizionabile che continua a interpretare le regole di un giornalismo inattaccabile. Ma, al contempo, non si può non sottolineare il grande ruolo svolto dal Presidente Biancheri che ha sempre declinato il suo dovere professionale in una stagione difficile con grande dignità e rigore morale”. (G.M. per NL)