Da: Massimo Dini
Inviato: giovedì 30 novembre 2006 14.25.01
A:
Oggetto: Risposta alla lettera aperta sull’Ifg
Pregiatissima Signora Zandonai,
volevo innanzi tutto farLe le mie più vive congratulazioni. Con la Sua breve missiva è riuscita a screditare la Scuola di Giornalismo di Milano della quale si erge a paladina. La Sua lettera, per quanto mi riguarda come Direttore dell’Ifg, è talmente scorretta, disinformata, deontologicamente avvilente, che provvederò ad affiggerla in bacheca perché tutti gli allievi del XV Biennio possano prenderla a modello da non imitare. E possano imparare: imparare il modo in cui le notizie non devono essere raccolte per sentito dire, bensì controllate e verificate, offrendo la possibilità a chi è messo sotto accusa di replicare.
Non ho mai avuto il piacere di discutere con Lei a proposito di programmi didattici dell’Ifg. E neppure, in quest’ultima circostanza, ho avuto il piacere di ricevere una Sua telefonata che mi avrebbe offerto la possibilità di riferirLe punto per punto le informazioni che Lei non si è minimamente preoccupata di appurare.
Mi permetto di ricordarLe questi principi elementari della professione visto che Lei mi ricorda che una Scuola di giornalismo deve essere “un modello di etica della professione”. Alle congratulazioni, quindi, aggiungo i ringraziamenti. Il Suo suggerimento d’ora innanzi illuminerà il mio cammino.
I ringraziamenti, comunque, anche a nome del mio stuolo di collaboratori, non finiscono qui. Le sono grato per avermi restituito qualche minuto di ilarità dopo un anno e mezzo di duro lavoro, in condizioni difficili, per fortuna ricompensato, come Lei saprà certamente, da stipendi da favola. Mi fa sorridere il fatto che, non avendomi interpellato in alcun modo, si sia rivolta a una cosiddetta “talpa”. Evidentemente, però, ha beccato la talpa sbagliata, o forse una talpa ubriaca, o quanto meno una talpa non aggiornata.
Le rinnovo quindi le congratulazioni anche a nome della moltitudine biblica di impiegati e funzionari che mi affianca in questo arcadico luogo di lavoro. Tutto ciò, comunque, non mi impedisce di darLe risposte puntuali alle Sue critiche assolutamente gratuite.
Prima, però, vorrei estendere le congratulazioni a tutti i firmatari della lettera. Com’è possibile che direttori e capi uffici stampa di Associazioni come la Confindustria firmino senza neppure preoccuparsi di chiedermi informazioni, conferme?
Preferisco liquidare la questione con un “no comment”.
Quando il nostro budget lo consentirà, anche se dubito che ciò mai avverrà (siete almeno al corrente che i fondi del tempo che fu sono stati drasticamente ridotti?), organizzerò un party per avere la possibilità di conoscere di persona tutti i firmatari della lettera. A eccezione di Luciano Ghelfi, Umberto Brindani e Vincenza Alessio Ruffo, che sono stati nostri graditi ospiti (a titolo gratuito e di questo sinceramente li ringrazio), Alessandra Tedesco e Marta Cagnola, nostri tutor di “Speciale Fm” durante il primo anno di questo biennio, non mi pare di avere mai avuto l’occasione di incontrare tutti gli altri ex allievi. A loro rivolgo solo una domanda: perché illustri firme del giornalismo sottoscrivono con disinvoltura una lettera che è un condensato di critiche suscettibili di querela, e getta gratuitamente discredito sulla Scuola?
Veniamo alle risposte sui punti che Lei mi contesta:
1) i tutor non sono stati cambiati in corso d’opera, bensì all’inizio del secondo anno. In particolare, nel caso di “Ore 13”, Emil Abirascid ha declinato la riconferma per ragioni personali. E’ stato sostituito con Mauro Coppola, segnalatomi dall’Associazione Lombarda alla quale io stesso mi ero rivolto. Il mio giudizio sul nuovo tutor è ottimo. Per quanto riguarda lo “Speciale Fm”, non metto assolutamente in dubbio le qualità professionali delle due tutor di “Radio24”. Certo è che al momento dell’assegnazione degli stages estivi, un solo allievo ha optato per la radio. Il nuovo tutor da me scelto, Claudio Micalizio di “Radio Monte Carlo”, ha ottenuto un risultato diverso. Attualmente mi ritrovo sulla scrivania sei richieste di assegnazione stages presso emittenti radiofoniche.
2) La testata “Ifg Notizie” non solo continua a uscire, ma mi sono assunto io stesso il compito di farne da tutor, aggiornando la testata stessa. La mia decisione è stata dettata dalle esigenze di ridurre il budget per la docenza, ferma restando la mia totale stima per il tutor precedente, Giuseppe Pugliese, che ha svolto il suo compito in modo esemplare.
3) Affermare che gli allievi sono costretti a cercarsi gli stages autonomamente “perché la Scuola non sembra più in grado di supportarli” è una spudorata falsità. Gli allievi non possono, su mia disposizione, prendere contatto diretto con le direzioni amministrative o editoriali delle testate. A questo proposito mi sorprende la presenza tra i firmatari dell’ex allievo Andrea Fanì, che non può non ricordare che io stesso, da poco arrivato in questa Scuola, mi sono recato nella sede del “Corriere della Sera” e della “Gazzetta dello Sport”, prendendo contatto diretto con il responsabile Eddy Signati per gli allievi che volevano svolgere lo stage in Via Solferino. Se Fanì ben rammenta, ho tenuto costantemente al corrente lui e i suoi colleghi degli sviluppi della situazione fin quando non abbiamo ottenuto la conferma.
Qualora Lei desideri ulteriori informazioni sono a Sua disposizione. Qualora, invece, dovessi ricevere un’altra lettera di questo tenore, mi troverei costretto a rispondere in sede legale.
Massimo Dini – direttore Ifg “De Martino”
026749871