Tale bozza è stata licenziata il 2 luglio scorso dalla Commissione giuridica dell’Ordine nazionale presieduta da Marco Volpati.
Il 17 luglio, a Roma, la Consulta dei presidenti e vice presidenti degli Ordini regionali ha visionato il documento e ha formulato una serie di considerazioni e di proposte. Fra queste: l’accesso alla professione, gli esami per i pubblicisti, l’aggiornamento permanente obbligatorio, la riduzione del numero dei consiglieri nazionali, la durata degli incarichi, l’introduzione del voto elettronico e altro ancora. A questo proposito il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, riunitosi l’8 ottobre 2008, stigmatizza che la proposta di riforma non sia stata adeguatamente dibattuta nelle sedi preposte né tantomeno portato a conoscenza della più parte dei colleghi. Il Consiglio dell’Odg Lombardia ritiene infatti che un’ampia e partecipata discussione avrebbe contribuito alla stesura di una proposta adeguata e rispondente alle esigenze attuali dei giornalisti italiani.
Qui per leggere la bozza di documento di indirizzo del 2 luglio 2008.