Bugiardi, poco informati e troppo schierati. Questa l’opinione che gli italiani hanno dei giornalisti secondo un’indagine condotta dalla società Astra Ricerche. Secondo l’indagine, commissionata dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia e presentata nel corso di un convegno sul futuro della professione a Milano, l’immagine sociale degli operatori dell’informazione in dieci anni è tra l’altro sensibilmente peggiorata.
Dalla ricerca demoscopica, il 68% degli italiani definisce i giornalisti “bugiardi”, contro un tasso del 60% registrato in una precedente indagine, effettuata nel 1997. Oggi il 60% del campione ritiene i giornalisti “non o poco informati”, contro il 48% della precedente ricerca. Stabile il giudizio sulla mancanza di indipendenza: è l’opinione del 52% degli italiani, contro il 51% registrato nel 1997.
Scendono sotto la metà del campione, ma rimangono comunque una minoranza molto consistente, coloro che ritengono i giornalisti “di parte” (48%) o addirittura “corrotti” (40%). Un giudizio riassunto dalla valutazione complessiva sulla professione: il 45% degli italiani giudica positivamente la preparazione degli operatori dell’informazione (ottima per il 15%, buona per il 20%, sufficiente secondo il 10%), contro un 55% non soddisfatto, con un giudizio pessimo (32% delle risposte) o cattivo (23%).
L’indagine di AstraRicerche individua anche quelli che si potrebbero chiamare i ‘dodici comandamenti’ per i giornalisti richiesti dal loro pubblico. Il primo e’ la “competenza tematica”, derivante dalla specializzazione settoriale o dal metodo di lavoro: la chiede il 90% degli intervistati. La seconda qualità indispensabile, indicata dal 79% del campione, è “la professionalità e il corretto utilizzo del know-how”.