Giornalisti. “Pennette Usb” impazzite: è suspence all’esame di Stato

Interrogazione parlamentare: “Trovare adeguate soluzioni”


Franco Abruzzo.it

LETTERA 22: ORDINE E FNSI DIANO RISPOSTE SUL CAOS DEGLI ESAMI.

A QUEL CHE CI RACCONTANO SONO RISULTATE DIFETTOSE PIÙ DI DUECENTO PEN DRIVE

DEL BOCA: “LA PROVA D’ESAME NON SARÀ ANNULLATA”.

Roma, 31 ottobre 2008. Momenti di suspence alla prova scritta per l’esame di idoneità professionale per giornalisti, in corso all’hotel Ergife di Roma: sono infatti ‘impazzite alcune delle ‘pen drive, le pennette Usb utilizzate dai concorrenti per memorizzare il pezzo e poi stamparlo, da quando, il 26 settembre di quest’anno, è stato per la prima volta introdotto il computer. Ma i problemi, assicura il segretario dell’Ordine nazionale Enzo Iacopino, sono in via di risoluzione. A dare l’allarme è stato un giovane che ha concluso la prova dopo solo un’ora e mezza e si è accorto, al momento di stampare, che la pennetta risultava vuota: questo ha consentito un rapido intervento dei tecnici. Evidentemente – è stato spiegato – una delle due partite da 500 pen drive, acquistate solo dopo verifica da ditte convenzionate con la Consip, presentava difetti. A trovarsi in difficoltà sarebbe stato un centinaio di colleghi, su 521 che si sono presentati all’esame. Tutto era filato liscio, invece, nella prova del 26 settembre, quella in cui ha debuttato il pc. Iacopino esprime «disappunto» ma ci tiene anche a «ringraziare i colleghi per la sorprendente pazienza. Stiamo risolvendo i problemi e tutti avranno il tempo necessario per recuperare i loro testi». (ANSA).

GIORNALISTI. RAMPELLI (PDL): INTERROGAZIONE SU CAOS A ESAMI.

Roma, 1 novembre 2008. «Il caos che ha contraddistinto ieri la sessione di esame per diventare giornalisti professionisti testimonia quanto sia ancora lontana la via dell’informatizzazione in Italia anche per quei settori che ne dovrebbero rappresentare la punta di diamante»: è l’opinione di Fabio Rampelli (Pdl-An) che preannuncia un’interrogazione sulla vicenda. «Ci sono state alcune centinaia di candidati arrivati da tutta l’Italia – afferma Rampelli in una nota – trattenute oltremodo a causa dei pesantissimi disservizi gestionali, costrette a lavorare in condizioni disperate. C’è stato chi ha avuto addirittura crisi di pianto, chi ha dovuto elaborare pezzi e sintesi a penna a causa di computer non formattati, chiavette elettroniche non funzionanti. Respingiamo qualsiasi ipotesi di annullamento della sessione perché in tal modo si penalizzarebbero i candidati due volte». Rampelli si augura che «l’Ordine nazionale dei giornalisti sappia trovare le adeguate soluzioni. Resta da scoprire come la Consip, che ha ricevuto l’appalto per la gestione informatizzata dell’esame, abbia organizzato l’appuntamento». (ANSA).

LETTERA 22: ORDINE E FNSI DIANO RISPOSTE SUL CAOS DEGLI ESAMI. A QUEL CHE CI RACCONTANO SONO RISULTATE DIFETTOSE PIÙ DI DUECENTO PEN DRIVE

Roma, 1 novembre 2008. “Come mai l’Ordine dei giornalisti e la Federazione nazionale della stampa non raccontano cosa è accaduto ieri all’hotel Ergife di Roma e non spiegano ai 521 colleghi che hanno sostenuto la prova di idoneità professionale quale sarà il loro destino?”. E quanto si domanda l’associazione di giornalisti Lettera 22. “Ci sembra che oggi, dopo quanto accaduto ieri all’Ergife, imperi il silenzio da parte degli organismi direttivi dei giornalisti, a fronte di molte domande che arrivano dai colleghi che ieri, dopo 20 anni, hanno affrontato per la prima volta (dopo una prova a truppe ridotte, nel settembre scorso) l’esame di idoneità con il computer. Purtroppo la situazione è degenerata, a causa di gravissimi problemi tecnici. Sono arrivate a Lettera22 numerose testimonianze di colleghi che sono rimasti «intrappolati» all’Ergife per oltre dodici ore – spiega Lucilla Parlato, del direttivo di Stampa romana – A quel che ci raccontano sono infatti risultate difettose più di duecento tra le pen drive, le pennette Usb utilizzate dai concorrenti per memorizzare il pezzo e poi stamparlo. Alle 17 è stato dato l’annuncio ufficiale che qualcosa non stava funzionando nella sala dove si svolgeva l’esame. A quel punto è scoppiato il caos”.
«Al momento di stampare l’elaborato con la pennetta – racconta Daniele Petraroli, del direttivo di Stampa romana, che ha raggiunto l’Ergife per verificare quanto stava accadendo – ad alcuni colleghi risultava cancellato tutto. A molti non è stato possibile recuperare quanto scritto e ci sarebbero addirittura una cinquantina di persone che hanno ricopiato la prova a penna, consegnandola così. Altri hanno iniziato a riscrivere sintesi, tema e questionario alle 18». Il segretario nazionale dell’ordine, Enzo Iacopino, ha spiegato nel corso dell’esame, riferisce Lettera 22, che «una delle due partite da 500 pen drive acquistate solo dopo verifica da ditte convenzionate con la Consip presentava difetti. Ma a disposizione dei colleghi pare che ci fossero solo 10 tecnici per oltre 500 persone. Facile capire perchè le ultime persone, entrate alle 9 all’Ergife, sono uscite alle 23. Non vorremmo arrivare a rimpiangere la nostra amata Lettera 22 con la quale molti di noi hanno sostenuto la prova in passato. Ordine e Federazione, oltre a esigere immediate spiegazioni dalla Consip, prendano urgentemente una posizione sull’accaduto per evitare ai colleghi che ieri si sono trovati in quell’inferno la doppia beffa di vedersi invalidato l’esame». (Adnkronos)

DEL BOCA: “LA PROVA D’ESAME NON SARÀ ANNULLATA”.

Roma, 1 novembre 2008. I «disguidi tecnici sono stati superati» e dunque «non c’è alcuna ipotesi di annullamento» della prova scritta per l’esame di idoneità professionale per giornalisti, tenutasi ieri a Roma: a precisarlo è il presidente dell’Ordine nazionale, Lorenzo Del Boca, interpellato sulla vicenda sulla quale il deputato del Pdl Fabio Rampelli ha annunciato un’interrogazione. A rallentare la prova, alla quale hanno partecipato in 521, sono stati i difetti di alcune pen-drive, le pennette elettroniche utilizzate per digitare e salvare il pezzo da quando, il 26 settembre, agli esami è stato introdotto per la prima volta il computer. «La pennetta – spiega Del Boca – è realizzata in modo da inibire qualunque funzione del pc, dal vocabolario alla correzione automatica delle parole, e da impedire l’identificazione del candidato: in alcuni casi ha reagito in modo imprevedibile. È una novità: ci vuole tempo per testarla». L’intervento dei tecnici ha consentito di risolvere i problemi: «Nonostante i ritardi e le comprensibili complicazioni psicologiche – conclude – tutti hanno consegnato il loro pezzo e la prova non sarà annullata». (ANSA)

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