da Franco Abruzzo.it
A renderlo noto è l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo che avverte di fare attenzione «alle false promesse» di molti enti che organizzano corsi di formazione. «A quanti intendono accostarsi a tali corsi – ha spiegato in una nota il segretario dell’Ordine, Sergio D’Agostino – deve essere tuttavia chiaro che le uniche ad essere riconosciute come abiltanti all’esercizio professionale sono le attività formative gestite direttamente (o riconosciute) dallo stesso ordine professionale. Ne deriva che tutte le altre non possono, pena la violazione della legge, promettere quanto non è nella loro disponibilità: come ad esempio l’iscrizione nell’Elenco dei pubblicisti». «In questo senso – ha aggiunto – vale la pena ricordare che le uniche norme in vigore per l’iscrizione nell’Elenco dei pubblicisti dell’Albo dei giornalisti sono dettate all’interno della legge professionale, la numero 69 del 1963. Sul sito internet dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, all’indirizzo www.odg.abruzzo.it, è disponibile l’elenco integrale dei documenti che gli aspiranti all’iscrizione sono tenuti a produrre: documenti che non prevedono il rilascio di attestazioni di sorta al termine della frequenza di corsi gratuiti (o a pagamento) organizzati da soggetti pubblici o privati, ma solo di quella del direttore responsabile della testata con cui si collabora». (ANSA)