La lettera di Nuova Democrazia Sindacale
È scandaloso che CASAGIT chieda un supplemento di quota a chi ha il contratto AERANTI-CORALLO. Solo 25 euro mensili, dicono. Ma forse è bene ricordare che l’aumento contrattuale è stato di appena 35 euro per il primo biennio e di 35 euro da gennaio. In pratica questo aumento assorbe quasi tutto l’aumento e se si considera che gli scioperi si sono mangiati gli aumenti del primo biennio, non ci vuole molto a capire che questa richiesta è una tassazione iniqua.
Se non bastasse chi prende meno deve anche pagare un’aliquota maggiore. I giornalisti dell’emittenza locale sono quindi discriminati solo perché pagano quote inferiori alla media dei costi pro capite delle prestazioni. Come se le responsabilità dovessero ricadere solo sulle spalle dei giornalisti… segue…
La lettera (1/2/2008) di Andrea Leone: un aumento “sopportabile”
Cara collega, caro collega, per tre anni Casagit ha mantenuto inalterato il contributo a carico dei soci dipendenti da aziende che, come la tua, applicano il contratto Aeranti Corallo – Fnsi. Questo nonostante il regolamento della Cassa (e ciò che più conta l’equilibrio dei nostri conti economici, ovvero la buona amministrazione dei soldi versati da tutti i giornalisti iscritti) preveda un contributo minimo per i soci di € 2.554,00, ovvero oltre il triplo di quello (€ 700,00) sinora applicato ai giornalisti contrattualizzati Aeranti Corallo come te.
Tanto perché tu abbia un’idea di ciò di cui stiamo parlando, la spesa media annuale del 2006 per socio è stata pari a € 2.909,39. E le prospettive sono di vederla aumentare ulteriormente. Una differenza consistente e con l’andamento degli ultimi bilanci non è più possibile per la Cassa sopportarla integralmente. Il Consiglio di Amministrazione della Casagit e la Fnsi hanno esaminato a fondo la situazione, e ci siamo tutti resi conto della necessità di intervenire. Per quattro anni abbiamo accantonato il problema, ma ora ci troviamo nella assoluta necessità di elevare il minimale contributivo a te richiesto.
Per questa decisione qualcuno ci ha accusati di aver dato uno schiaffo alla solidarietà, principio fondante della Casagit, ma le cose non stanno così. Infatti lo sforzo che ti chiediamo per il 2008 è di molto inferiore all’onere che lasciamo a carico di tutti gli altri iscritti alla Cassa: dai € 700,00 sin qui richiesti dovremo passare a € 1000,00, davvero il minimo per mantenere l’assistenza ai livelli attuali. Si tratta in definitiva di 25 euro al mese, una cifra che consideriamo sopportabile anche se con qualche sacrificio. Siamo certi che tu ti renda conto della necessità di questo intervento, e speriamo in cambio di poterti offrire servizi e assistenza sempre più adeguati, come stiamo facendo negli ultimi tempi. Un cordiale saluto. f.to Andrea Leone