Giornalisti: intercettazioni. Da Camera ok a riforma, tutti favorevoli

Per i giornalisti ficcanaso niente carcere, ma multe salate da 10 a 100mila euro, No secco e deciso della Fnsi. Chiediamo agli editori le polizze assicurative !!!


dalla lettera telematica di notizie diffusa tramite www.odg.mi.it e diretta da Franco Abruzzo

Roma, 17 aprile 2007. Via libera, alla Camera, alla riforma delle intercettazioni telefoniche. Nessun contrario in aula: 447 i voti a favore, 7 gli astenuti. Il ddl Mastella passa ora al voto del Senato-

Multe salate per i giornalisti che pubblicano stralci di intercettazioni telefoniche lecite, o comunque atti di procedimento penale coperti da segreto (fino alla conclusione delle indagini preliminari): da 10mila a 100mila euro. Così un emendamento del governo al Ddl Mastella in discussione alla Camera modifica l’articolo 684 del Codice penale che sanzionava la pubblicazione arbitraria di atti di procedimento penale con l’arresto fino a 30 giorni ed un’ammenda fino a 258 euro. La parte della norma riguardante la pena detentiva non e’ stata modificata, al contrario della sanzione amministrativa.

L’aula della Camera, all’unanimità, ha inserito nel testo di legge sulle intercettazioni un emendamento che prevede una relazione annuale del Procuratore della Repubblica al ministro sulle spese per le intercettazioni e la trasmissione della relazione al Procuratore generale della Corte dei Conti per un controllo sulla gestione delle stesse spese.

”Non condividiamo l’inasprimento delle sanzioni per i giornalisti introdotto con un emendamento del Governo al disegno di legge sulle intercettazioni. Un emendamento che sembra rappresentare una mediazione tra maggioranza ed opposizione e che si aggiunge a quanto gia’ deciso: il prolungamento della fase di secretazione degli atti processuali”. Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi. “Nonostante sia stata battuta la linea dura delle minoranze, il provvedimento passa ora al Senato con un taglio repressivo. Chiediamo di poter esprimere al Parlamento e al Ministro della Giustizia la contrarieta’ del Sindacato dei giornalisti per un provvedimento che espropria l’organo di autogoverno deontologico della categoria, l’Ordine dei giornalisti, dei suoi poteri sanzionatori”, conclude Serventi Longhi.

”La norma non solo e’ stata approvata, ma approvata all’unanimita’, il che per il Parlamento italiano e’ quasi clamoroso”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Clemente Mastella a proposito dell’ok della Camera al provvedimento sulle intercettazioni. ”Si e’ lavorato in sintonia – ha aggiunto Mastella – e il testo che e’ uscito e’ di grande equilibrio: viene tutelata la liberta’ di investigazione, non e’ limitato il diritto di cronaca dei giornalisti e soprattutto viene salvaguardata la dignita’ della persona umana a volte svilita dalla pubblicazione di certe notizie”. ”Non c’e’ nessuna museruola alla stampa – ha aggiunto il ministro incalzato dai cronisti – non c’e’ questa visione da parte del Parlamento, nessuno ha voluto mettere le briglie alla stampa”. Sull’aumento delle sanzioni Mastella ha infatti spiegato che ”sono state aumentate per chi fuoriesce dal diritto di cronaca, non viene lesa la liberta’ di investigazione. Gia’ ora esistono dei criteri di tutela, non e’ stato fatto nulla di particolarmente eccessivo”. (fonti: ANSA, Adnkronos, Dire).

INTERCETTAZIONI: ODG, PREOCCUPATI PER AUMENTO SANZIONI

Roma, 17 aprile 2007. Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti esprime in una nota ”la propria preoccupazione per l’aumento delle sanzioni penali o pecuniarie attualmente previste per i cronisti che pubblicano stralci di intercettazioni non coperte da segreto istruttorio”. ”La minaccia del carcere per i giornalisti che fanno il loro mestiere, quello di adempiere al diritto-dovere di informare, significa tornare indietro di un decennio”, dice il Presidente dell’Ordine, Lorenzo Del Boca, ribadendo che ”i giornalisti sanno che non possono scrivere tutto perche’ non tutto si puo’ dire. Ma si tratta di una decisione affidabile soltanto all’autodisciplina professionale”. ”Se il Parlamento – conclude Del Boca – ha a cuore l’informazione sa bene che i problemi sono altri”. (ANSA). COM-MAJ 17-APR-07 19 :41

INTERCETTAZIONI. GAMBESCIA: ECCO PERCHE’ E’ UNA BUONA LEGGE.

Roma, 17 aprile 2007. “Una buona legge” che “tutela gli atti processuali e la privacy delle persone, senza introdurre un nuovo reato per i giornalisti, e cioe’ il carcere”. E’ il commento del deputato ulivista ed ex direttore, Paolo Gambescia, all’approvazione alla Camera del ddl intercettazioni. Per Gambescia, il lavoro dei gruppi in commissione Giustizia a Montecitorio, “in continuo confronto con il Governo“, e’ stato “proficuo, visto il voto all’unanimita’ dell’Aula“. Il testo, aggiunge l’ex direttore, e’ “stato corretto rispetto al documento originale tenendo conto delle osservazioni di tutti i gruppi parlamentari, mantenendo pero’ ferme le tre esigenze che per noi andavano tutelate: continuare a permettere l’uso delle intercettazioni ai magistrati ma con un controllo contro gli abusi, la protezione degli atti attraverso la responsabilizzazione del procuratore capo e– continua – la protezione della privacy di persone terze estranee ai fatti attraverso lo stralcio delle intercettazioni che le riguardano”. Inoltre, sottolinea Gambescia, la maggiorazione della pena pecuniaria per i giornali che non rispettano le norme “non e’ una punizione, ma un atto necessario a proteggere la privacy delle persone nel caso ci siano giornalisti che superano tutte le ‘barriere’ previste dal provvedimento sulla tutela degli atti processuali”. Infine, dice il deputato dell’Ulivo, “non si introduce un nuovo reato, perche’ il carcere per i giornalisti non e’ previsto”. (Mar/ Dire) 19:18 17-04-07

INTERCETTAZIONI: MANTINI, PIU’ DIRITTI E MENO FANGOPOLI (ANSA) – ROMA, 17 APR – ”Abbiamo ora una migliore tutela della privacy, un piu’ moderno equilibrio tra azione penale e diritto di cronaca, forse anche meno occasioni per morbosita’ nazionali, complotti, dossieraggi e ‘fangopoli”’: lo afferma Pierluigi Mantini dell’Ulivo a proposito del si’ della Camera al ddl sulle intercettazioni. ”Anche il controllo della Corte dei Conti sugli eventuali abusi nei costi delle intercettazioni – aggiunge – e’ un fatto positivo. E’ chiaro che occorre anche una cultura nuova e piu’ responsabile nei protagonisti dell’informazione”.(ANSA). COM-PAE 17-APR-07 19:48

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