Su 48 ispezioni effettuate nel primo semestre 2017 dall’INPGI presso aziende editoriali, radio, tv, giornali web ed uffici stampa sia in ambito pubblico che privato, in 30 casi sono emerse irregolarita’ che hanno comportato il mancato versamento all’ente di oltre 2,2 mln di euro di contributi previdenziali e l’addebito di sanzioni nell’ordine di 558 mila euro. Si tratta d’ importi che fanno riferimento alla Gestione Sostitutiva dell’AGO.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e’ aumentata la percentuale di aziende che hanno aderito agli esiti dell’accertamento; se lo scorso anno, infatti, il 33% delle irregolarita’ accertate era stato oggetto di regolarizzazione da parte delle imprese ispezionate, quest’anno il volume delle inadempienze regolarizzate e’ salito al 55%.
Le indagini del 2017, peraltro, hanno consentito di indirizzare sempre meglio le attivita’ di accertamento, selezionando le casistiche che presentano maggiori criticita’ ed escludendo quelle meno rilevanti. Nonostante un numero inferiore di ispezioni rispetto al 2016 (72 accertamenti), i risultati conseguiti quest’anno hanno infatti portato l’Ente un incremento degli introiti, anche per effetto delle maggiori adesioni delle aziende che hanno deciso di mettersi in regola.
Secondo la relazione del servizio sviluppo organizzativo, studi e vigilanza INPGI, i 48 verbali registrati dall’Ente dal 1° gennaio al 30 giugno 2017 riguardano: aziende editoriali on line (12 casi), uffici stampa privati (13), emittenti radiofoniche (7), periodici (5), tv (3), quotidiani (1), service editoriali (1), P.A. (3), altre aziende (3).
In 12 casi le aziende ispezionate hanno effettuato il pagamento, il trasferimento dei contributi dall’Inps all’Inpgi o hanno avuto accesso alla dilazione del debito contributivo dopo la notifica del verbale, regolarizzando 25 rapporti di lavoro per un importo complessivo di oltre 1,2mln di euro. Non saranno pertanto oggetto di alcun contenzioso e comporteranno nuovi e stabili versamenti contributivi. In un caso l’azienda ispezionata ha regolarizzato le inadempienze emerse gia’ in sede di verifica prima della conclusione dell’accertamento. In 5 casi, invece, le aziende hanno attivato 12 nuovi rapporti di lavoro in seguito agli accertamenti ispettivi, per un importo di contributi annui di circa 100 mila euro. (E.G. per NL)