”Il contratto di lavoro dei giornalisti non può rimanere ancora sospeso”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando al Quirinale i rappresentanti dell’informazione alla vigilia delle ferie estive.
Ad ascoltare anche i vertici della Fnsi.
”Condivido la speranza – ha detto – che con i primi incontri del nuovo presidente della Fieg possa aprirsi la strada a una ripresa del negoziato, senza chiusura e rigidità pregiudiziali, per il rinnovo del contratto di lavoro”. (ANSA)
Il Segretario Generale e il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi e Roberto Natale, presenti oggi alla cerimonia del Ventaglio al Quirinale, hanno dichiarato:
“Ringraziamo vivamente il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per l’attenzione non formale che ancora una volta mostra nei confronti della libertà dell’informazione per la quale i giornalisti – come ha confermato stamani al Quirinale durante la cerimonia del Ventaglio – giocano un ruolo determinante.
Le sue parole sul contratto e le sue riflessioni sul diritto di cronaca, anche in relazione a questioni delicate come le indagini giudiziarie e le intercettazioni, sono segni di un Alto Magistero democratico e istituzionale da condividere e apprezzare per fare bene, e fino in fondo, la nostra parte di rappresentanti sindacali di categoria e di giornalisti.
Si tratta, ora, anche per la controparte editoriale, la Federazione degli Editori (come abbiamo avuto modo di approfondire con il Capo dello Stato durante la fase preliminare della cerimonia), di prendere atto definitivamente del significato del contratto dei giornalisti da rinnovare, in quanto strumento appropriato per l’affermazione di questi valori e per il rispetto del lavoro e dell’autonomia professionale dei giornalisti.
Quest’ultima è condizione essenziale di sviluppo e di libertà, nella legalità costituzionale.
Non possiamo che essere grati al Presidente della Repubblica per aver riconosciuto, a proposito della necessità di comportamenti responsabili dell’informazione sulle questioni più delicate per la vita delle persone, i valori dell’autonomia e dell’autodisciplina deontologica dei giornalisti. E’ veramente importante che ciascun giornalista, ciascun organo di stampa, eserciti il diritto di cronaca non “per mera curiosità voyeuristica”, ma per dar conto di “fatti oggettivamente rilevanti per la comunità”. E l’auspicio del Presidente Napolitano che questo limite venga ”liberamente osservato”, è uno sprone a fare sempre meglio il nostro dovere e, per tutti i nostri organismi, di rafforzare il proprio tasso di credibilità e di capacità autoriformatrice.
Allo stesso modo è importante, pure in materia di intercettazioni, che quando si tratta di “fatti oggettivamente rilevanti”, il legislatore comprenda quanto il diritto dovere di informare richieda azioni equilibrate e non bavagli”.