di Aldo Carrato, Magistrato presso l’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione
da Il Quotidiano Giuridico – Quotidiano di informazione e approfondimento giuridico N 27/06/anno 2007
Con una recente sentenza la terza sezione civile della Corte di legittimità si è occupata del singolare caso di un procedimento disciplinare a carico del direttore di una rivista periodica con contenuto pornografico, sancendo che la natura di siffatta rivista -in relazione al diritto costituzionalmente garantito dall’art. 21 Cost. – non implica di per sé la rilevanza disciplinare dell’attività del giornalista, da ancorarsi, invece, agli specifici addebiti (a lui eventualmente ascrivibili, così come agli altri giornalisti) previsti dalla legge professionale.
(Cassazione civile Sentenza, Sez. III, 05/06/2007, n. 13067)