La giornalista Cristiana Chiarani è stata “avvertita” oggi dal Consiglio direttivo dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige per avere twittato lo scorso 8 dicembre parole di forte critica nei confronti di Silvio Berlusconi.
La redattrice dell’emittente televisiva locale Rttr, al di fuori del contesto lavorativo, nel social forum aveva scritto riguardo l’ex premier “Forse dobbiamo piantargli un paletto di frassino nel cuore o sparargli nel cervello per evitare che torni? Basta!!!”. L’Ordine professionale ha scelto la prima soluzione della scala dei provvedimenti disciplinari, cioe’ l’”avvertimento”, e non altre formule più penalizzanti come la censura, la sospensione o la radiazione. Stamani all’esterno della sede di via Grazioli dell’Ordine qualche decina di sostenitori di Cristiana Chiarani – prima ancora dell’audizione – si era data appuntamento per manifestare a favore della cronista. Un “Flash mob” organizzato tramite Facebook, ma che ha generato polemiche per l’inserimento nel gruppo del Social forum di persone estranee all’iniziativa. Tra queste un componente del Consiglio dell’Ordine oggi “giudice”, Piero Cavagna, il presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento, Bruno Dorigatti (che ha provveduto personalmente a rimuovere il suo cognome), il direttore responsabile del quotidiano “Trentino”, Alberto Faustini, che pure ha tolto per due volte il suo nome inserito a sua insaputa nel gruppo “Io sto con Cristiana Chiarani”. Il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, si imbattè nel profilo twitter della Chiarani e per questo, il 10 dicembre, le dedicò la prima pagina del suo quotidiano con il titolo: “La giornalista che vuole uccidere il Cavaliere”. E scrisse – tra l’altro: “Credo che su un punto la collega abbia ragione: io e lei non possiamo stare nello stesso Ordine professionale. Che fai, Cristiana Chiarani, ti dimetti tu o insisti con i tuoi amici perché caccino me?”.(AGI)