da Franco Abruzzo.it
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Lombarda dei giornalisti all’unanimità dice no al disegno di legge sulle intercettazioni proposto dal governo.
E’ un disegno di legge che, tra l’altro, include fortissime limitazioni all’esercizio del diritto-dovere all’informazione, vieta la pubblicazione delle intercettazioni , anche non più coperte da segreto, prevedendo per i giornalisti pene detentive fino a tre anni di carcere.
Vieta anche, incredibilmente, la pubblicazione – fino alla chiusura dell’indagine preliminare – di atti di inchiesta, di documenti acquisiti al fascicolo anche se non coperti da segreto: in sostanza si impedisce il diritto di cronaca e il diritto dei cittadini di essere informati.
Non si potrà più scrivere di nulla che riguardi le indagini, siano esse per omicidio, malasanità o traffico di stupefacenti. Nulla riguardo ai contenuti delle ordinanze di custodia cautelare, impedendo così all’opinione pubblica di venire a conoscenza dei perché di un arresto.
Il Consiglio direttivo ritiene, infine, che il disegno di legge sia contrario a dettami costituzionali (Art.21), alle convenzioni internazionali e alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Milano, 16 giugno 2008