Riceviamo e pubblichiamo da Stampa Democratica.it
Cari colleghi,
da giugno, su indicazione del presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti (Alg) Giovanni Negri, sono stato nominato fiduciario dell’Inpgi per la Lombardia: in pratica sono il responsabile dell’ufficio che si trova a Milano, in via Sandro Sandri, e che si occupa di migliaia di giornalisti attivi e pensionati. Allo stesso tempo sono stato inserito nella Commissione Prestazioni Integrative che riguarda tutte le situazioni dei colleghi in difficoltà economiche o che hanno particolari necessità.
Su mia proposta, così stabilisce il regolamento Inpgi, il Cda dell’Istituto nella riunione del 24 giugno ha nominato Guido Besana e Giuseppe (Pino)Nicotri vice-fiduciari
Come sapete da sempre sono un esponente di Stampa Democratica, componente della Fnsi in maggioranza in Lombardia e da poco entrata in maggioranza anche a livello nazionale con l’obiettivo di ottenere un buon contratto rafforzando in senso unitario il lavoro e le lotte del sindacato. Voglio però chiarire che se da un lato mi sento responsabilizzato – e sono anche riconoscente per la fiducia che mi è stata accordata dal presidente Andrea Camporese e dal Consiglio di amministrazione del nostro ente di previdenza – per un impegno così gravoso e significativo, dall’altro ritengo che la mia funzione vada esercitata con la massima correttezza. Il nostro ufficio, grazie al lavoro puntuale, competente e sottolineo paziente delle due impiegate, le signore Marisa Fumagalli e Natalina Berneri – funziona già molto bene. Io ho intenzione, se possibile e necessario come già fatto con il Centro di assistenza fiscale dell’Alg, di migliorare ulteriormente i servizi. Credo sia necessario ottimizzare quello che mi piace chiamare il “welfare giornalistico” cioè il lavoro di tutti i nostri istituti per dare una maggiore serenità a chi svolge la nostra professione che ha ritmi, orari, condizioni di lavoro sempre più duri. La precarietà dei giovani e dei meno giovani, la fatica di chi è in redazione, il caro-prezzi, le difficoltà di chi è da tempo in pensione, la condizione insoddisfacente della manutenzione dei nostri immobili mi sono ben presenti e quindi indirizzerò tutti gli sforzi per spostare più risorse e più attenzione verso chi ne ha bisogno o in linea generale per questioni di equità: per esempio molti giornalisti si lamentano di affitti oggi troppo alti, altri vorrebbero acquistare gli appartamenti in cui abitano, una possibilità che finalmente fa parte del programma Inpgi. Inoltre i colleghi degli altri capoluoghi lombardi vorrebbero una sorta di servizio itinerante nelle loro città o un luogo o uno sportello comune per Inpgi, Casagit, Ordine e Alg. Ovviamente però bisognerà rispettare i limiti del bilancio, che deve necessariamente essere rigoroso, e delle indicazioni del presidente Andrea Camporese e del Cda. Io comunque mi farò portavoce dei suggerimenti, delle proposte e delle critiche di chiunque voglia contattarmi. Ringrazio per la collaborazione l’amico Carlo Gariboldi che sostituisco nella carica di fiduciario.
Claudio Scarinzi