Analizzare le prospettive della professione giornalistica e il futuro del sistema dei media: questo lo scopo dell’Osservatorio Permanente sul giornalismo promosso dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e presentato ieri a Napoli presso l’Università “Federico II”.
Con questa iniziativa, che dà seguito a specifici approfondimenti effettuati negli ultimi anni, Agcom intende rendere strutturale l’Osservatorio, promuovendo nuove attività di monitoraggio e studio riguardanti l’evoluzione della professione giornalistica, con il supporto di istituzioni e centri di ricerca universitari specializzati nell’analisi dei fenomeni comunicativi e dei media.
In particolare, il Servizio Economico-Statistico dell’Autorità condurrà progetti di ricerca a carattere nazionale ed internazionale e, al tempo stesso, organizzerà iniziative pubbliche di dissemination e confronto con le principali associazioni professionali.
L’evento di oggi, aperto dall’indirizzo di saluto del Commissario Mario Morcellini e dall’intervento del direttore del Servizio economico e statistico dell’Autorità, Marco Del Mastro, si colloca all’interno della convenzione quadro tra ateneo Federiciano ed Agcom siglata nell’ottica di favorire lo scambio di esperienze, progetti e risultati di ricerca tra le due istituzioni. In particolare, l’appuntamento è servito agli esperti della materia, giornalisti docenti e ricercatori presenti, per fare il punto sui mutamenti che internet e il mutevole scenario tecnologico stanno determinando sulla professione. Il dibattito è stato moderato da Enrica Amaturo, Direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II.
Introducendo i lavori del seminario, Morcellini ha affrontato il nodo dei rischi connessi alla rapidità delle trasformazioni su un comparto delicato e strategico come quello del giornalismo, e più esattamente dell’approvvigionamento di notizie, spesso al di fuori di qualunque logica di verifica o di mediazione. “Agcom deve continuare nel suo lavoro di recensione critica dei processi di interazione reciproca tra comunicazione, reti e giornalismo, nell’obiettivo di difendere sia le professioni del comparto che il bene comune dell’informazione, strategico per una democrazia e una partecipazione competente, contro le tentazioni del populismo e delle fake”, ha sottolineato il Commissario. (E.G. per NL)