Un giornalista precario di 41 anni si è tolto la vita nel giardino di una villetta della sua famiglia a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi.
Era collaboratore di un quotidiano. Le motivazioni del gesto sarebbero legate non solo alla precarietà lavorativa ma anche a ragioni di carattere personale. L’Associazione della Stampa di Puglia, tramite il suo presidente Raffaele Lorusso, ha espresso ”cordoglio e sconcerto per la tragica morte del collega che si è abbandonato ad un gesto estremo, dettato dal profondo disagio esistenziale legato anche alla sua condizione di precarietà lavorativa”. La sua morte ”deve imporre a tutti, specialmente a chi detiene responsabilità di governo a tutti i livelli, una profonda riflessione sul dramma di migliaia di persone, giovani e meno giovani che, non soltanto nel giornalismo, vivono ogni giorno sulla propria pelle il dramma di un’occupazione precaria e senza alcuna prospettiva di stabilizzazione”. ”Una condizione – continua Lorusso – che impedisce a chiunque di guardare al futuro con fiducia e di realizzare progetti di vita. Nell’esprimere la propria vicinanza ai familiari, il sindacato dei giornalisti pugliesi rinnova il proprio impegno a combattere in tutte le sedi ogni forma di sfruttamento del lavoro dei colleghi”. (ADNKRONOS)