Roberto Ciuni, giornalista e scrittore è morto all’età di 76 anni ieri notte al Fatebenefratelli di Milano, dove era da tempo ricoverato.
I funerali si terranno martedì mattina a Milano. In contemporanea, per volontà del Comune di Capri, di cui era cittadino benemerito, si celebrerà il rito funebre anche nell’ex cattedrale di Santo Stefano in piazzetta. Ciuni nacque a Palermo il 23 luglio 1933. Svolse gli studi all’istituto Gonzaga dei Padri Gesuiti e fece attività sportiva vincendo il campionato allievi di Basket 1949/50 con la C.S. Carignano e giocando nella serie B di Pallanuoto con l’U.S. Palermo nei campionati 1951/3. Fu a Parigi come borsista all’Istituto Internazionale del Teatro (Unesco). Cominciò la carriera giornalistica a L’Ora di Palermo, per passare nel 1964 al Giornale di Sicilia come inviato speciale, redattore capo ed infine direttore negli anni dal 1972 al 1976. Nel 1977 venne assunto al Corriere della Sera come inviato speciale, mentre l’anno successivo venne nominato primo redattore capo. Lasciò l’incarico quando fu chiamato a dirigere Il Mattino di Napoli, incarico che tenne fino al 1981. Passò quindi a svolgere l’incarico di direttore editoriale delle Grandi Opere Rizzoli. Nel 1986 fu trasferito a Londra come corrispondente della catena editoriale Resto del Carlino, La Nazione, Il Piccolo, Gazzetta del Sud. Quando tornò in Italia, fu vicedirettore de Il Tempo a Roma e direttore de La Nazione a Firenze negli anni 1987/88. Collaborò anche per Il Foglio, Il Messaggero e Il Mattino e pubblicò numerosi volumi: “Mafiosi”, “La conquista di Capri”, “Le macerie di Napoli”,”L’Italia di Badoglio”, “La piazzatta di Capri”, “Stelle e strisce sui faraglioni”. Per l’attività svolta vinse un primo Premiolino Bagutta “Il giornalista del mese” nel 1996 ed un secondo nel 1980 insieme alla redazione de Il Mattino, con la quale gli venne assegnata anche la Targa d’Oro Rivella del Premio Saint Vincent. Come autore di libri ottenne un Premio Hemingway e un Premio Chianciano (1988), un Premio Calabria (1996) e un Premio Capri San Michele alla carriera. Fu insignito di medaglia al valor civile per il comportamento professionale tenuto in occasione del terremoto dell’Irpinia del 1980. (R.R. per NL)