Franco Abruzzo.it
Il direttore Pasquale Clemente non esclude che l’incursione sia opera di personaggi legati ad organizzazioni criminali che operano nell’agro aversano. Presenza nei giorni scorsi, nelle vicinanze della redazione, di alcune persone dal chiaro accento della zona di Casal di Pricipe, che hanno chiesto il nostro indirizzo. Evidentemente le nostre recenti inchieste sull’attività amministrativa di alcuni centri dell’aversano, non è stata accolta con favore ed hanno deciso di intervenire, ritenendo di intimidirci. Hanno sbagliato indirizzo”.
Caserta, 24 ottobre 2008. La sede del quotidiano “La Gazzetta di Caserta” è stata devastata la notte scorsa da ignoti. Sono state divelte le porte di alcuni uffici, rubati i sistemi di trasmissione, saccheggiato l’archivio dove erano custodite, tra l’altro, documentazioni sulle inchieste condotte dal giornale, tra cui quelle degli ultimi giorni sull’appalto delle riscossioni di tributi in alcuni comuni dell’agro aversano. Disattivate anche le linee telefoniche e distrutto l’impianto di telecamere a circuito chiuso. I malviventi sono poi fuggiti portando via anche computer e monitor. Sull’episodio stanno indagando la Digos dela Questura di Caserta. I danni provocati dall’incursione di questa notte sono ingenti e non consentiranno al giornale diretto da Pasquale Clemente di essere domani in edicola. (ANSA).
GIORNALI: GAZZETTA CASERTA; DIRETTORE: “NON ESCLUDO RAID CLAN”.
Caserta, 24 ottobre 2008. «Chi riteneva di intimidirci ha sbagliato indirizzo. Saremo d’ora in poi ancora più vigili, ancora più attenti nel nostro lavoro, nelle nostre inchieste. In dieci anni ho ricevuto spesso minacce dai più disparati ambienti di Terra di Lavoro, ma mai mi sarei aspettato quello che è accaduto nelle prime ore di oggi». Lo afferma il direttore della Gazzetta di Caserta, Pasquale Clemente, dopo il raid con cui è stata devastata la sede del quotidiano. Clemente non esclude che l’incursione sia opera di personaggi legati ad organizzazioni criminali che operano nell’agro aversano. «Ho riferito al dirigente della Digos, vice questore Enzo Palmieri, che coordina le indagini, della presenza nei giorni scorsi, nelle vicinanze della redazione, di alcune persone dal chiaro accento della zona di Casal di Pricipe,che hanno chiesto il nostro indirizzo. Evidentemente le nostre recenti inchieste sull’attività amministrativa di alcuni centri dell’aversano, non è stata accolta con favore ed hanno deciso di intervenire, ritenendo di intimidirci. Oltre ai danni materiali in corso di stima – ha concluso Clemente – quello che addolora di più me e l’intera redazione, è che la Gazzetta di Caserta non potrà essere in edicola domani, nonostante l’impegno del prefetto, Ezio Monaco, che si è adoperato affinchè tecnici delle comunicazioni riuscissero in breve a ripristinare i nostri apparati». (ANSA).
ORDINE-ASSOSTAMPA-CRONISTI: GRAVISSIMO EPISODIO
Napoli, 24 ottobre 2008. Ordine dei Giornalisti della Campania, Assostampa Campania e Unione cronisti denunciano «il gravissimo episodio di cui è stata vittima la scorsa notte la redazione della ‘Nuova Gazzetta di Caserta: locali devastati, computer danneggiati, scomparsi i faldoni relativi a recenti inchieste, rubati i sistemi di trasmissione per la tipografia. Un atto teppistico che mette a rischio l’uscita del quotidiano». Ordine, Sindacato e Unione cronisti sono vicini al direttore e a tutta la redazione «che nelle ultime settimane hanno portato avanti alcune coraggiose inchieste su appalti e assunzioni negli enti pubblici», chiedono alla magistratura di «fare al più presto luce sul gesto intimidatorio» e invitano il mondo dell’informazione, le istituzioni e la società civile a partecipare alla manifestazione sulla “Legalita” che si terrà la mattina del 30 ottobre alle 10.30 al teatro comunale di Caserta.(ANSA)