da Franco Abruzzo.it
Amman, 18 marzo 2008. Cinque giornalisti giordani sono stati condannati in primo grado a tre mesi di prigione per aver pubblicato informazioni “sensibili”, ma la sentenza è stata criticata dall’associazione della stampa giordana secondo cui la vicenda avrà un profondo impatto sulla libertà di opinione nel regno. “Mandare dei giornalisti dietro le sbarre rappresenta un messaggio secondo cui il governo non è pronto a riconoscere la libertà di stampa nel Paese”, ha affermato Tareq Momani, segretario dell’Associazione della stampa giordana (Jpa). I giornalisti condannati, che lavorano per i quotidiani indipendenti Al Arab Al Yawn e Ad Dostour, hanno già annunciato che presenteranno appello contro la sentenza di condanna. Lo scorso anno il parlamento di Amman ha approvato una legge sulla stampa che le associazioni dei giornalisti giordani considerano come lesiva della libertà di opinione e che fissa pene detentive e pecuniarie per i reati a mezzo stampa. Successivamente, il governo del premier Nader Dahabi ha acconsentito ad incontrare i rappresentati dei giornalisti per elaborare una legge più permissiva. (ANSA)