Da quando il 30 marzo scorso Gianni Riotta si è dimesso dalla direzione del Tg1 per prendere il posto di Ferruccio De Bortoli, tornato all’ovile del Corriere della Sera, al Sole 24 Ore, lo storico quotidiano economico di proprietà di Confindustria ha per la prima volta un direttore senza una precisa vocazione economica. Riotta, infatti, non è cresciuto in un un quotidiano economico, non ha la dimestichezza di un De Bortoli o di un Guido Gentili con bot, bond, obbligazioni e stock options. Riotta è laureato in filosofia, ha una forte connotazione per la politica estera e per la letteratua, è cresciuto al Corriere della Sera ed è stato inviato negli Stati Uniti per conto di alcuni quotidiani e priodici. Niente a che fare con l’informazione economica. Le scelte editoriali che regolano il borsino dei direttori delle testate italiane, però, si sa, sono infinitamente più influenzate da motiviazioni di carattere politico che da motivazioni strettamente editoriali. Se nel 2006 Riotta era stato nominato direttore del Tg1 per volontà di Prodi, ma con l’appoggio dell’opposizione, che non vedeva in lui un possibile elemento di rischio, data il suo proverbiale e diplomatico equilibrio, il domino innescato dal ritorno di Ferruccio De Bortoli alla direzione del Corriere della Sera, ha spinto il governo e gruppi editoriali a trovare soluzioni che mantenessero la bilancia politica più invariata possibile. Ed ecco la decisione, azzardata ma non troppo (data, comunque, la sua lunga esperienza giornalistica), di nominare Gianni Riotta direttore del Sole 24 Ore, non scontentando così nessuno. Riotta, nato a Palermo cinquantacinque anni fa, laureato in Filosofia all’Università di Palermo, è figlio di Salvatore Riotta, ex direttore del Giornale di Sicilia. Una forte vocazione per la cultura,Gianni esordisce come inviato del Manifesto, passando alle pagine culturali del Giornale di Sicilia, non ancora ventenne. Dopo la laurea e il trasferimento a Roma, passa a scrivere per La Stampa e dal 1988 è inviato negli Usa per il Corriere della Sera, al posto di Ugo Stille. Si laurea in giornalismo alla Columbia University, inizia ad insegnare Giornalismo e Comunicazione ed a collaborare con alcune prestigiose testate internazionali, dal Washington Post, a Le Monde, dal New York Times a Foreign Policy. In Italia è corrispondente da New York per vari giornali, tra cui La Stampa e L’Espresso. Vicedirettore del Corriere, prima dell’espreienza in Rai, dal 30 marzo Gianni Riotta è il primo direttore “generalista” della storia del Sole 24 Ore. Vedremo se saprà tenere per il giornale l’impronta ecnomica che storicamente lo contraddistingue o se, invece, lo porterà verso lidi un pò più generalisti. (G.M. pr NL)