Lo ha confermato il ministro delle comunicazioni, Paolo Gentiloni (foto), intervenendo ad un convegno sul tema impresa e innovazione organizzato da Confcommercio.
Il ministro ha ricordato che “dopo 2 anni e mezzo di ping-pong si e’ giunti ad un accordo, recentemente, con il Ministero della Difesa”, relativo alla cessione delle frequenze. “Proprio in questi giorni – ha spiegato Gentiloni – stiamo mettendo a punto i dettagli tecnici. Appena l’Autorita’ per le comunicazioni avra’ terminato le consultazioni e ci fornira’ le linee guida per le gare partiremo con i bandi” che “faremo uscire – ha specificato il ministro – entro l’estate”.
Gentiloni ha anche ribadito che “quanto a ordine di grandezza non si trattera’ di gare a livello di quelle che furono fatte per l’Umts” e ha citato, esclusivamente per fornire un punto di riferimento, la Germania e la Francia “dove le gare per il Wi-max sono state nell’ordine dei 50-100 milioni di euro”.
Il nostro paese – ha proseguito il ministro delle Comunicazioni – è impegnato a completare la rete per aumentare l’accesso alla banda larga sia per la rete fissa che per quella radio, e pensiamo che nel corso della legislatura si puo arrivare a ridurre le zone ancora escluse a zone molto marginali. Questo e l’impegno del Governo per lo sviluppo del paese”.
Sull’ipotesi ventilata di recente di scorporare la proprieta dalla gestione delle reti Tlc, Gentiloni ha detto che non si parla (in questi casi NdR) di ripubblicizzazione della rete, perche sarebbe un errore, ma si parla della possibilita per la Pubblica Amministrazione di avere accesso alla rete per rendere piu efficienti servizi come la sanità. “Una P.A. piu veloce – ha concluso il ministro – rende meno complicata la vita alle imprese; cio e importante, per le Pmi, per il disbrigo delle pratiche burocratiche”.