Non che da un governo che ha tanto a cuore l’interesse dei cittadini da graziarli dalla condanna di un’aguzza e straziante informazione libera e indipendente ci si dovesse aspettare un’uscita migliore.
Però, ad ascoltare l’ennesima perla dell’Angelino Alfano, ministro della Giustizia che non riusciamo ad apprezzare a sufficienza, veramente ci s’accorge che il vuoto è infinito. Il nostro, infatti, pochi giorni fa ha annunciato, tutto compiaciuto, che dopo le elezioni il suo obiettivo sarà quello di cassare le liberalizzazioni – cioè una delle poche, riconosciute, eredità positive del governo Prodi – per sostenere (a suo dire) 2 milioni di professionisti che dalle stesse avrebbero patito uno sfascio del reddito (NB: dalle liberalizzazioni, mica dalla crisi mondiale o dall’anacronistico e corporativistico approccio al mercato!) Così, per appagarli, il ministro scontenterà 58 milioni di cittadini. Un genio del consenso, non c’è che dire.