Dopo I Robinson, I Jefferson, Otto Sotto un Tetto e Casa Vianello credevamo di aver visto tutto ciò che può accadere tra le mura domestiche, ma evidentemente ci sbagliavamo. Ieri sera sulla Bbc è andata in onda la prima puntata di House of Saddam, ovvero Casa Saddam, una fiction in quattro puntate che racconta la storia e la vita dell’ex dittatore iracheno costruita mescolando gli ingredienti della tragedia shakespeariana e delle produzioni americane sulla mafia con la storia contemporanea del Medio Oriente. Saddam Hussein è interpretato da Igal Naor, un attore israeliano cinquantenne che, durante la prima guerra del Golfo, sopravvisse a un missile “scud” lanciato su Israele, a 50 metri da casa sua, dalle forze armate irachene. Il ruolo di Hussel Kamel, genero traditore di Saddam, fuggito in Giordania e collaboratore di Onu e Cia, è affidato all’egiziano Amr Waked. La serie, prodotta da Bbc e Hbo, ripercorre i 24 anni di potere del dittatore, dalla sua ascesa nel 1979 fino alla cattura da parte dell’esercito statunitense nel 2003 e mostra le due facce di Saddam: il dittatore crudele e senza scrupoli e il padre e marito affettuoso. Naor, nonostante il suo passato e le motivazioni che avrebbero potuto spingerlo a detestare l’ex dittatore iracheno, ha rivelato che, non appena seppe dei provini per interpretare il ruolo di Hussein, inviò quattro foto sue con baffi finti e kefiah ed si dimostrò fortemente intenzionato ad indossare i panni del nemico. Come ha spiegato però non era la sete di vendetta a muoverlo: “Capisco quest’uomo e il suo ambiente molte meglio di un attore britannico o americano. Questo è il mio mondo, il Medio Oriente, l’Iraq. Capisco il peso dell’onore, l’orgoglio. E’ un mondo di guerra e di sangue” (tratto dal Corriere della Sera del 30/07/08). Oltre alla realtà della guerra esiste anche la “pace fredda” tra Israele ed Egitto, paesi legati da rapporti economici e diplomatici ai quali molti egiziani, soprattutto nell’ambiente culturale, si oppongono. Al suo rientro in Egitto l’attore Amr Waked è stato interrogato dal sindacato con l’accusa di aver “normalizzato” i rapporti con Israele Ed è anche stato attaccato dalla stampa ma, alla fine, ha ottenuto l’assoluzione mediatica e popolare nonostante il fastidio rimasto tra i fan. La prima delle quattro puntate previste da Bbc si apre con Saddam nel 2003 che guarda alla tv Bush promettere che “il giorno della liberazione dell’Iraq è vicino”. Da qui un salto nel passato fino al 1979 quando il vicepresidente Saddam Hussein detronizza il cugino Al Bakr e prende il potere, poi fa uccidere il suo miglior amico e ripulisce il partito dagli elementi per lui inadeguati. La ricostruzione dei luoghi e dei costumi dell’epoca, a cura dello sceneggiatore Alex Holmes, è incredibile, tanto che, durante le riprese in Tunisia, alcuni passanti, forse non a conoscenza della morte dell’ex dittatore dell’Iraq si sono avvicinati all’attore che lo interpreta chiamandolo Saddam e chiedendo la sua benedizione. (Silvia Bianchi per NL)