The picture that shames Italy. Con queste parole il giornale britannico The Independent schiaffeggia l’Italia con il dichiarato intento di bastonare la presunta indifferenza dei bagnanti del nostro paese. Una foto pubblicata in prima pagina e introdotta dal titolo “La foto che fa vergognare l’Italia” mostra i corpi inermi e coperti da un asciugamano delle due ragazzine rom, recentemente scaraventate sugli scogli da un’onda assassina nelle vicinanze di Napoli. Dietro di loro un turista (italiano?) si rilassa sotto l’ombrellone; nelle vicinanze un altro (italiano?) passeggia consultando il proprio cellulare. I corpi di Viola e Cristina Ibramovitc attendono il carro funebre. L’immagine è indiscutibilmente raccapricciante, ma il commento della testata inglese è altrettanto fazioso. L’accezione delle parole però conta poco in un mondo che si muove sempre più velocemente. Così la notizia rimbalza tra le pagine del Guardian – “I cadaveri delle zingare sulla spiaggia italiana non riescono a smuovere i bagnanti” – e l’home page della Cnn – “Oltraggio italiano sulle foto delle affogate rumene” – alimentando la curiosità dei lettori e la polemica tra le minoranze. E la carta stampata, stratega pungente nel mondo dell’informazione, sfrutta un impietoso scatto a suo vantaggio, sputando sentenze su una popolazione, per l’occasione sfortunatamente limitata a due ignari bagnanti (italiani?) del litorale campano. Il dibattito si è fatto strada approdando oggi sulle pagine del Corriere della Sera, dove il mix di interpretazioni lascia il lettore con troppi interrogativi. E mentre qualcuno addita la popolazione del Belpaese definendola xenofoba e ancora legata a dinamiche razziste post fasciste, altri chiedono il silenzio ricordando che intolleranza e razzismo purtroppo sussistono in ogni dove e contro qualunque minoranza. Qualche voce dal coro si stacca addebitando all’Independent di aver pubblicato un’immagine vergognosa e raccapricciante, farcita da parole sproporzionate. Del resto, anche in queste cose qualcuno è maestro: il giornale britannico, peraltro decisamente schierato, ha basato la propria fortuna sulla natura contraddittoria e apparentemente priva di qualunque pudore della propria comunicazione, sui titoli sensazionali delle sue prime pagine. (Marco Menoncello per NL)