È illecito riprendere e diffondere immagini di persone all’interno di una privata dimora senza il loro consenso e utilizzando tecniche particolarmente invasive. Lo ha ribadito il Garante che ha deciso in merito alle 43 foto oggetto della segnalazione presentata dal legale dell’on. Silvio Berlusconi. Di queste foto, 27 sono risultate realizzate, per ammissione dello stesso fotografo, da luoghi esterni al parco ma mediante particolari strumenti tecnologici. Le foto, raccolte all’insaputa degli interessati, ritraggono persone all’interno del parco di Villa Certosa o delle abitazioni ivi esistenti, in situazioni ordinarie di vita privata o di normale attività di relazioni sociali o in atteggiamenti tipici del contesto di vacanza e di relax. L’Autorità ha, pertanto, dichiarato queste foto illecite perché realizzate in violazione delle garanzie poste a tutela del domicilio e dei principi stabiliti dalla normativa sulla privacy, e ne ha vietato, a chiunque ne venga in possesso, l’utilizzazione e la diffusione. L’Autorità ha conseguentemente vietato, inoltre, la diffusione di ulteriori immagini riprese dal fotografo, solo limitatamente a quelle aventi oggetto e contenuto simili a quelle esaminate dal Garante, realizzate con le medesime modalità e relative al medesimo luogo. Il Garante non ha invece ravvisato alcun motivo di intervenire per le rimanenti 16 immagini sottoposte al suo esame, in quanto acquisite in luoghi pubblici (un aeroporto) o aperti al pubblico (un villaggio turistico).