“Oggigiorno tutto è una lusinga, dura minga, dura no. Vive solo chi non se la prende e cantare sempre può”. Così gli attori Franco Volpi ed Ernesto Calindri in un antico spot della Chinamartini a Carosello.
Ed è questa la sintesi della condizione delle tv locali, accarezzate e rassicurate da politici dalla memoria corta e dalla mano lunga, con un futuro segnato da infauste scelte assunte in un (troppo) gaudente passato. Gravissime sottovalutazioni tecniche (es. l’avvento del DVB-T2), errori strategici (es. la scelta di puntare solo sull’attività di network providing), rappresentanza istituzionale pari a zero o quasi (l’associazionismo autoreferenziale è costato carissimo agli editori), invidie da cortile hanno portato il comparto tv locale ad un probabile punto di non ritorno. Vie di fuga? Forse. A condizione di recuperare il senso della misura e di confrontarsi con la realtà del mercato, abbandonando le utopie.