Frequenze Tv, Pier Silvio Berlusconi: asta assurda, Mediaset fuori

"La nuova gara per le frequenze? Così com’è congegnata rischia di escludere Mediaset in partenza. E’ assurdo, sembra di essere tornati ai tempi del governo Prodi in cui Paolo Gentiloni era ministro. Al momento una sola cosa è certa: sarà un’asta al ribasso".

Lo afferma Pier Silvio Berlusconi in un’intervista alla Repubblica nella quale sottolinea: "vedremo più avanti se presentare la nostra offerta, decideremo se partecipare o no quando l’Agcom avrà fissato i paletti reali, ma di sicuro combatteremo fino in fondo per difendere il sacrosanto diritto a essere ai nastri di partenza". Parlando del defunto beauty contest, Berlusconi ricorda che "ricalcava quello che è stato fatto nelle gare per le frequenze in quasi tutto il resto del mondo" mentre sull’inopportunità di regalare un bene dello stato in un momento in cui si chiede sacrifici ai cittadini si dice d’accordo "in linea di massima. Però in questo caso – spiega – parliamo di un bene da piazzare in un mercato sovraffollato che faticvaa a tenere in piedi le aziende che ci sono. Il tetto ai cinque multiplex rischia di mettere fuori gioco prima del via sia Mediaset che la Rai. Un assurdo visto che siamo le due aziende italiane che investono di più in contenuti e frequenze". Infine, sulla ristrutturazione della società spiega: "abbiamo messo in atto una manovra che ci farà risparmiare almeno 250 milioni di euro in tre anni. Non ci sono terapie d’urto sul personale". L’ex premier Silvio Berlusconi non ha preso bene la scelta del governo di "colpirlo" con l’arma impropria del beauty contest e ha annullato il pranzo previsto con il premier Mario Monti. Palazzo Grazioli ha assicurato che il forfait mira a "non alimentare polemiche e a evitare o prevenire insinuazioni malevole su questioni inerenti le frequenze televisive", oltreché per consentire gli organi statutari del Pdl di valutare "i provvedimenti fiscali", casa e le misure per la crescita che "il governo si accinge a varare". Summit rinviato, dunque. Berlusconi senior non ha gradito le scelte di Corrado Passera, non ha digerito l’atteggiamento soft del professor Monti, e non considera rassicurante, a quanto si apprende, neanche il clima da ‘caccia alle streghe’ che travolge la politica, vittima di scandali giudiziari che coinvolgono soprattutto personalità di centrodestra. (TM News)
 

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