Un altro anno da ricordare per la free press italiana. Da qualche anno si registrano notevoli ed interessanti sviluppi in tutti gli aspetti che più la caratterizzano. La diffusione aumenta, aiutata naturalmente anche dalla distribuzione capillare, che viene attuata nelle metropoli in numerose postazioni strategiche: non a caso la free press segue ormai, in ogni loro passo, i pendolari. Le testate di questo genere aumentano, sia per necessita legate all’informazione, sia per natura di promozione delle testate a pagamento ad esse connesse. L’esempio di 24 Minuti è calzante: l’idea che il Sole 24 Ore possa trarre beneficio da un fratellino minore che raggiunga più facilmente e velocemente i lettori, suggerendogli di approfondire ogni argomento sulla testata rosata, dov’è pubblicato in formato completo, si dimostra piuttosto efficacie. Ultima ma non per importanza, è da considerare la raccolta pubblicitaria che nel caso specifico della free press, nel corso del 2007, ha permesso un incremento del fatturato, assolutamente degno di nota, del 26,2%, abbinato ad una decollo degli spazi pubblicitari del 22,8%.. Una situazione analoga è stata vissuta anche dai quotidiani a pagamento, se pur con crescite più lievi: il fatturato è aumentato del 3,5%, gli spazi del 10,2%, confermando un aumento piuttosto costante degli ultimi anni. Numeri simili per i mensili: il fatturato aumenta del 7,7%, gli spazi solo 2,4%. Al contrario, l’unico settore dove si sono rilevati dei cali, se pur minimi, è quello dei settimanali: il fattura è sceso dello 0,8%, gli spazi addirittura dell’1,6%. In una visione più generale del mezzo stampa si può stimare un aumento generico del fatturato della carta del 3,7% rispetto al 2006, considerando un valore di quasi 2,79 miliardi di euro. (Marco Menoncello per NL)