Frattini taccia Santoro di antisemitismo nel “Giorno della Memoria”. Il conduttore replica: chieda scusa

Durante le celebrazioni per la fine della Shoa in Italia si cade nella polemica politica. Dopo le frasi del ministro, il cdr di Annozero replica ed il ministro corregge il tiro: non ho offeso la persona


L’antisemitismo è un virus che, a distanza di sette decenni oramai, si sta riproducendo in modo preoccupante in Europa, sui media, nei discorsi della gente, nelle campagne di alcune parti politiche. Lo ha detto oggi, nel sessantaquattresimo anniversario dell’ingresso dei sovietici ad Auschwitz, Napolitano, lo ha chiosato Berlusconi, lo ha ripetuto anche Frattini. Il Ministro degli Esteri, però, non si è limitato a questo, sostenendo che “l’antisemitismo che oggi si registra in molti paesi, tra cui l’Italia è un virus per l’Europa ed è ormai entrato nel linguaggio corrente, addirittura nei mezzi di informazione e di alcuni attori politici. La trasmissione di Santoro è un esempio di quello che nessuna televisione democratica dovrebbe mai fare”. Con chiaro riferimento alla puntata di “Annozero” dello scorso 15 gennaio, quando il conduttore salernitano si scontrò duramente con la collega Lucia Annunziata, che abbandonò lo studio e fece gridare, il giorno seguente, i media alla chiusura della trasmissione. La Rai e l’opinione pubblica, praticamente al gran completo, si erano schierati contro il programma di Raidue, sostenendo fosse apertamente schierato a favore dei palestinesi, di Hamas, con grave danno per la democrazia del Paese. Il virus dell’antisemitismo, in Italia, pare abbia colpito chiunque, in questo sanguinario conflitto/attacco non si sia schierato dalla parte di Israele.
Oggi, però, in tutto il mondo occidentale si festeggia la “Giornata della Memoria”. Da ogni dove, da ogni parte politica, da ogni singolo rappresentante delle istituzioni sono giunte parole di conciliazione, di rispetto, di comprensione nei confronti degli israeliani che settant’anni or sono subirono l’orribile massacro. I giorni di tensione appena trascorsi, il conflitto che fino a pochi giorni ha visto l’opinione pubblica scagliarsi contro Israele sembrano più lontani della Shoa.
Parole di cordoglio, si diceva, sono state espresse in tutta Europa, ed anche in Italia. Solo Frattini ha colto l’occasione per scagliarsi contro Annozero. Santoro ed i suoi paiono ormai accerchiati. Nemmeno l’azienda di Stato li difende più. Le parole ufficiali da parte della Rai, infatti, tentano di smorzare i toni ma bacchettano ancora una volta Santoro (foto). “La Rai – hanno fatto sapere da Viale Mazzini – ha reso pubbliche in un documento approvato all’unanimità dal Cda nella sua ultima riunione, le proprie critiche alla puntata di Annozero dello scorso 15 gennaio. Se fossero stati ravvisati elementi di antisemitismo sarebbero stati esplicitamente e duramente stigmatizzati”. A difendersi, comunque, Santoro c’ha pensato da sé, come spesso accade, rendendo pubblica una lettera di risposta a Frattini, pubblicata sul sito www.annozero.rai.it. “Egregio ministro – si legge – lei ha affermato che l’antisemitismo umilia la persona umana. Accusare ingiustamente un giornalista di antisemitismo rappresenta, di conseguenza, un’insopportabile offesa per la dignità personale e per quella professionale. Siamo sbigottiti per le sue dichiarazioni e ci chiediamo se lei conosca l’esatto significato e la valenza del termine. Iscrivendoci tra gli esempi di antisemitismo dei media, ha tuttavia dimenticato di essere un pubblico ufficiale che di fronte ad un reato ha il dovere di denunciarlo alla magistratura. Ci auguriamo che lei si limiti semplicemente a chiederci scusa, altrimenti saremo costretti a chiedere di essere processati, consegnando al giudice le sue parole per ottenere un giudizio imparziale”. Solo l’Fnsi ha tentato di stigmatizzare, infine, le parole del ministro, definendole inaccettabili ed insultanti, ed indicendolo a correggere il tiro: “ho espresso, come credo sia mio dovere, oltre che mio diritto, un giudizio politico tutt’altro che censorio sulla ben nota puntata di Annozero. E’ stato il contesto generale nel quale si è svolta ad evocare, anche al di là della sua volontà, sentimenti ostili agli ebrei”. Come sempre in Italia, quindi, una giornata di commemorazione si è trasformata nel solito pretesto per sterili controversie, con tanto d’accuse, risposte, e ritrattamenti. (Giuseppe Colucci per NL)

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