Mezzo colpo di scena in Francia, dove secondo ComFMPro il sindacato interprofessionale delle radio e televisioni indipendenti SIRTI e il GRN, raggruppamento per la radio numerica, avrebbero ufficialmente chiesto al regolatore CSA di far slittare al primo ottobre la data limite per la presentazione delle candidature al lancio della radio digitale, che era stata fissata al 16 giugno. A meno di un mese da questa scadenza gli editori radiofonici si affrettano insomma a chiedere una proroga, ben sapendo che se le domande potranno pervenire fino a all’autunno, difficilmente sarà possibile partire con la digitalizzazione prima di metà 2009. Che cosa sta rallentando la volontà delle grandi stazioni radio, dopo che in questi giorni i piccoli hanno manifestato tante perplessità? La testata telematica ritiene che il problema possa risiedere nella decisione di basare l’intero futuro sistema sul T-DMB.
Anche il Sindacato nazionale delle radio libere del resto chiede in un comunicato di ieri di postcipare i termini del complicato iter, invitando anche a risolvere i problemi del “dividendo analogico”: le frequenze ancora occupate dalla tv terrestre (Canal+) che dovrebbero lasciar liberi tutto lo spazio necessario in banda III.