La stampa francese è sempre più nel mirino del presidente Nicolas Sarkozy: è il quotidiano di sinistra Liberation a sollevare la polemica titolando «L’Eliseo scatena l’Ump (il partito di centrodestra del presidente francese Nicolas Sarkozy, ndr) contro i giornalisti».
«Tutto è stato esasperato – scrive il giornale – dalla bufera nata attorno alla candidatura di Jean Sarkozy, il figlio 23enne del presidente della Repubblica, al vertice dell’Epad» l’ente che amministra La Defense, uno dei più importanti quartieri finanziari europei. Il portavoce dell’Ump Frederic Lefebvre ha parlato di «un complotto della stampa che vuole abbattere il potere», scrive ancora Liberation, e di «un mondo politico-mediatico che cerca ad ogni costo di distruggere il presidente della Repubblica». Durante la conferenza stampa settimanale del partito, Lefebvre ha quindi puntato il dito contro le «cattiverie quotidiane, che da diverse settimane sono diffuse sia dall’opposizione sia soprattutto da certi giornalisti che hanno un chiodo fisso: cercare di fare cadere il presidente». Mentre il segretario di Stato allo sport Rama Yade vede in tutto ciò «una sorta di isteria collettiva antisarkozysta». «Certo, il dovere di critica dei media è legittimo – scrive Liberation – ma questa offensiva non deve nulla al caso: è stata decisa e pianificata la settimana scorsa dallo stesso Sarkozy, esasperto dalla polemica attorno a suo figlio Jean e dalle accuse di nepotismo». Intervistato nei giorni scorsi dal quotidiano Le Figaro, Sarkozy aveva detto che «il clima mediatico è per definizione politicizzato». Anche ieri, scrive infine Liberation, durante la riunione dei responsabili dell’Ump all’Eliseo, il capo di Stato francese è tornato a «scagliarsi» contro la stampa e nei giorni precedenti aveva chiesto di «chiudere la bocca» ai giornalisti. (ANSA)