Fox Channels Italy guarda con preoccupazione alle notizie di oggi relative al previsto abbassamento dei tetti pubblicitari al 12% orario per le pay tv compreso nel decreto legge messo a punto dal Viceministro Romani e che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri il prossimo giovedì.
«Siamo fieri di quanto abbiamo fatto in questi anni – dichiara l’amministratore delegato di Fox Channels Italy, Diego Londono – abbiamo investito in contenuti televisivi nuovi e innovativi, dando lavoro a tanti professionisti di talento e contribuito a fare crescere il mercato dell’intrattenimento in Italia. Un eventuale abbassamento dei tetti pubblicitari ci preoccupa per le conseguenze che avrebbe sull’occupazione e sul mercato costringendoci a ridurre gli investimenti e, probabilmente, a dovere tagliare posti di lavoro proprio in un momento in cui servirebbe esattamente il contrario». Fox Channels Italy è la società editrice di 12 canali della piattaforma Sky Italia ed è parte di un gruppo internazionale (Fox International Channels) oggi presente in oltre 90 paesi del mondo: in nessuno di questi la paytv è sottoposta a vincoli di legge diversi da quelli previsti per la televisione free. Il modello di business della pay tv, infatti – spiegano a Fox -, si regge sugli abbonamenti ma anche sulla raccolta pubblicitaria che è l’elemento fondamentale che permette ai canali a pagamento di investire su prodotti televisivi innovativi e di qualità offrendo ai suoi abbonati una scelta di canali incomparabilmente più ampia di quella della televisione free. Dalla sua nascita in Italia nel 2003, Fox Channels Italy è passata dall’essere una piccola società con due addetti che gestivano un solo canale televisivo (National Geographic sulla piattaforma Stream) a dare lavoro a circa 250 persone che gestiscono 12 canali su Sky e diversi altri asset, senza considerare un indotto significativo a livello nazionale. In questi 7 anni, inoltre, Fox Channels Italy ha investito molto sulle produzioni originali italiane offrendo nuove opportunità di lavoro ai tanti talenti e professionisti dell’industria italiana dell’intrattenimento che hanno dato vita a prodotti come Il Mostro di Firenze, Boris, SOS tata, Reparto maternità, Storia proibita, solo per citarne alcuni. «Una legislazione come quella che sta per passare vedrà il gruppo Fox costretto a ridurre gli investimenti e a ridimensionare la propria capacità di spesa per l’acquisto e la produzione di programmi televisivi e, cosa ben più grave, costringerà ad una riduzione dei posti di lavoro proprio in un momento in cui l’industria televisiva, come tutta l’economia italiana, avrebbero bisogno di ripartire e di venire sostenute anche dal Governo», concludono. (ANSA).