da Franco Abruzzo.it
Roma, 8 maggio 2008. . Come pure per gli uffici amministrativi, alle prese con la destinazione del Tfr. Ancor più soddisfacente se confrontato ai risultati degli altri fondi e dello stesso trattamento di fine rapporto: nel 2007 il rendimento netto medio ponderato del Fondo giornalisti – al netto di commissioni e fiscalità – è stato del 3,4%, contro la media dell’1,8% netto del settore (fondi negoziali) e contro il 3,1% netto del tasso di rivalutazione del Tfr.
Fra i tre comparti che il Fondo aveva nel 2007 – Conservativo solo obbligazionario,Prudente col 25% di azionario e Mix metà azionario e metà obbligazionario – la performance migliore (+3,75% al netto di commissioni e fiscalità) l’ha messa a segno proprio quello prescelto dalla maggioranza degli iscritti, ossia il Prudente. Canto del cigno per il Conservativo che ha guadagnato il 3,21% prima di chiudere a fine 2007. Alle poche centinaia di iscritti è stata offerta l’opzione, senza costi, fra la scelta d’un altro comparto o il Prudente per muto consenso. Va spiegato perché il Mix
abbia reso, sempre al netto di commissioni e fiscalità, “solo” il 2,31%. Colpa dell’impatto negativo della componente valutaria di Stati Uniti e Giappone sui risultati del primo semestre prima che corressimo ai ripari modificando il benchmark. A luglio il cda del Fondo è intervenuto su tutti i comparti, rendendo omogenea la componente obbligazionaria – in prevalenza titoli di Stato europei con scadenze inferiori ai 3 anni per contenere il rischio di tasso d’interesse – e poi concentrando gli investimenti azionari soprattutto su titoli di società a larga capitalizzazione dell’area euro (con percentuali crescenti in funzione del grado di rischiosità del comparto: quindi 25% il Prudente, 50% il Mix, ma anche, alle due ali estreme, il 5% il Garantito ed il 75% il Crescita). Questi ultimi, Garantito e Crescita, nati l’uno per obbligo di legge e l’altro su richiesta di molti colleghi interessati a maggiori rischi/guadagni.
Già nel marzo 2006 il cda del Fondo era intervenuto sul benchmark del comparto Prudente, aumentandone del 5% la parte azionaria e riducendo la duration della componente obbligazionaria. Così ottenendo nel 2007 un extra-rendimento dell’1,8%.La gestione del comparto Garantito – che per legge deve accogliere il tfr del silenzio/assenso, ma ch’è aperto anche ad altri colleghi e ad ulteriori versamenti – è affidata a Cattolica Assicurazioni. Come dice la parola, il Garantito garantisce unl rendimento minimo pari al tasso di rivalutazione del Tfr su base annua, però ha dei
vincoli, in particolare di permanenza minima, propri della sua natura “assicurativa”, che lo rendono differente dagli altri comparti. L’ultimo nato, il comparto Crescita – pensato per i più giovani perché i tempi lunghi dell’accumulazione consentono di bilanciare i rischi ed ottimizzare i guadagni – è gestito da Eurizon Capital ed è composto al 75% da azioni. Infine le performance del nostro primo quinquennio 2003-2007 sono nei comparti Prudente (30,2% netto) e Mix (35,6% netto) largamente superiori rispetto al tasso di rivalutazione del TFR (14,3% netto). Confronto vincente anche rispetto ai rendimenti quadriennali confrontabili di 17 fondi di categoria: il rendimento netto medio ponderato del Fondo Giornalisti è stato del 25,5% contro il 20% dei concorrenti.
Altri particolari su www.fondogiornalisti.it (www.fnsi.it).