FNSI e ASR: forte preoccupazione per futuro di La 7

“La 7 è oggi un pilastro essenziale e irrinunciabile del pluralismo dell’informazione nella tv in chiaro”


Franco Abruzzo.it

Roma, 16 settembre 2008. «La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Associazione Stampa Romana esprimono forte preoccupazione per il futuro di La7. Le iniziative aziendali e editoriali in corso sulla tv di proprietà del gruppo Telecom, concessionaria di frequenze pubbliche dello stato, e le ricorrenti voci di ridimensionamento della redazione suscitano grande preoccupazione e richiedono la massima attenzione dell’opinione pubblica in tutte le sue componenti», lo dice un comunicato congiunto Fnsi e Asr. «Ai vertici del Gruppo Telecom e di Telecom Italia Media non sfuggiranno certamente la contraddizione e le difficoltà che potrebbero aprirsi in presenza di decisioni volte a penalizzare il personale giornalistico, che ha garantito il prestigio e la qualità dell’informazione – continua la nota -, pur in presenza, nel passato, di errori e sbandamenti profondi della casa madre. La 7 è oggi un pilastro essenziale e irrinunciabile del pluralismo dell’informazione nella tv in chiaro, quella che arriva gratuitamente nelle case di tutti gli italiani, nell’attuale assetto radiotelevisivo caratterizzato dalla preponderante presenza del duopolio Rai e Mediaset». «Vogliamo prendere in parola l’amministratore delegato di Telecom, Bernabè, quando dichiara che La 7 è strategica, e quello di Telecom Italia Media, Stella, quando nega il ridimensionamento dell’emittente – aggiungono Fnsi e Asr – Ma osserviamo che, mentre arrivano a La7 colleghi di assoluto prestigio e autorevolezza come Lilli Gruber e Federico Guiglia, da qualche mese continuano i tagli alla redazione, il mancato rimpiazzo dei giornalisti in uscita dall’azienda, lo stop ai contratti a termine, la chiusura di tre sedi di corrispondenza su quattro. Sono segnali contradditori e gravi in assenza di un profondo confronto sindacale su un piano industriale e editoriale coerente, convincente e articolato, indispensabile per puntare su sviluppo e innovazione e per risolvere il nodo della pubblicità». «Uno scenario di omologazione e normalizzazione allontanerebbe definitivamente le possibilità di rilancio e di sviluppo – chiude la nota -. Nell’imminenza della presentazione del piano industriale di Telecom Italia Media, società editrice di La7, tutto ciò deve sollecitare la massima attenzione da parte della società civile e di quella politica perchè sia compiuto ogni sforzo per assicurare un quadro di tenuta e crescita del pluralismo nel campo radiotelevisivo nazionale». (ANSA)

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi

Ricevi gratis la newsletter di NL!

ATTENZIONE! Il 14/12/2024 scade termine per iscrizione in lista SIG (Servizi di Interesse Generale) istituita da Agcom per rilevanza in elenchi dei device smart: [email protected]

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER