Il mondo dell’emittenza locale chiede al governo ”un sostegno adeguato” per affrontare la grave crisi dell’editoria e gli investimenti necessari al passaggio al digitale terrestre, continuando insieme a garantire ”un ampio pluralismo nell’informazione sul territorio”.
L’esecutivo è pronto a fare la sua parte, in primo luogo ”salvaguardando i posti di lavoro”, assicura il sottosegretario Paolo Bonaiuti. Il punto della situazione è stato al centro di un dibattito organizzato a Roma. E Pd e Pdl promettono un impegno bipartisan per il settore. ‘Sono necessari – ha detto il coordinatore dell’associazione di emittenti locali Aeranti-Corallo Marco Rossignoli, che ha partecipato con FNSI al convegno – l’adeguamento della copertura finanziaria all’effettivo fabbisogno del comparto; la previsione di uno specifico capitolo di spesa per il settore, scorporando le provvidenze da altre forme di contributi, come quelli per le emittenti di partito; il pagamento dei rimborsi”. I fondi, ha lamentato il sindacato delle emittenti locali, sono insufficienti: ”Quest’anno per i rimborsi per gli abbonamenti alle agenzie di stampa servirebbero 35-36 milioni, a fronte di una disponibilità di appena 14 milioni. Per i consumi elettrici e i collegamenti satellitari le emittenti vantano crediti per circa 30 milioni, a fronte di una disponibilita’ da 4 milioni, forse messi anche in discussione dal decreto milleproroghe. E il nuovo schema di regolamento per l’editoria introduce norme che rischiano di penalizzare l’accesso alle provvidenze”. Per il segretario della Fnsi, Franco Siddi, ”bisogna accelerare le procedure di erogazione dei contributi” per un comparto ”che e’ importante per il pluralismo ma deve fare spazio alla qualita’ e alla valorizzazione delle risorse”. Essenziale per il governo è ”la difesa dell’occupazione”, ha assicurato Bonaiuti, ricordando che l’esecutivo ha stanziato 20 milioni per finanziare gli ammortizzatori sociali a disposizione dei quotidiani e dei periodici. ”Resta aperta – ha ammesso – la vexata quaestio dei finanziamenti pubblici: dobbiamo coniugare la semplificazione delle procedure con il rigore e la severità dei controlli”. Maggioranza e opposizione sono pronte a fare la loro parte. ”Mi auguro che con nuove forme di politica fiscale o altre leve si trovi la strada che consenta alle tv locali di non soccombere e di affrontare la modernizzazione tecnologica”, ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. Il responsabile comunicazione del Pd, Paolo Gentiloni, è convinto che l’emittenza locale ”meriti il sostegno da parte dello Stato. Serve un impegno comune: quello dell’opposizione è assicurato”. Il portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, auspica però che il governo non limiti ad ”annunciare misure. Aspettiamo il piano di riforma più volte annunciato”. (fonte ANSA)