(Franco Abruzzo.it) – “Una scelta che deve operare il legislatore, con la più ampia maggioranza possibile, ma senza introdurre alcuna forma di censura preventiva nei confronti della stampa, sia diretta che indiretta vietata dalla Costituzione». È quanto sostiene il presidente della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick, nella conferenza seguita all’udienza straordinaria tenuta a Palazzo della Consulta alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alle Alte cariche istituzionali. Flick si dice in generale «preoccupato di fronte all’irrompere di diritti nuovi e alla mancanza di risposte normative». In questo scenario rientra anche il tema della libertà di stampa: «Nel campo dell’informazione – spiega – ho la sensazione che la ricchezza e la molteplicità dei media aprano la via al rischio oggettivo che l’informazione, da strumento necessario per la difesa del pluralismo, possa diventare strumento di eliminazione della privacy, come nel caso del tema che riguarda le intercettazioni». Il presidente della Consulta esorta a «mettersi attorno ad un tavolo per ragionare su questo tema, cui ovviamente la Corte costituzionale resta estranea – premette Flick – so che è in corso un dibattito molto ampio, con una serie di prospettive di soluzioni legislative. Occorre decidere come bilanciare e rendere equilibrati gli interessi contrapposti tra il diritto di informazione, intesa di libertà di poter parlare a tutti e tutela d ella privacy, intesa come diritto di chi parla a scegliere se parlare a tutti o soltanto a qualcuno». (Adnkronos)